In queste settimane per il ruolo che svolgo sono venuto a conoscenza delle rilevanti criticità che riguardano l’assistenza primaria nella nostra provincia, dovuta in modo particolare alla carenza di medici di medicina generale sul territorio, a tal proposito si evidenzia che nel triennio 2021 — 2023 molti medici titolari di convenzione sono andati e andranno in quiescenza.
L’assenza contestuale di un subentro di nuovi professionisti, dovuta anche alla lentezza da parte della regione Lazio del processo di assegnazione delle zone carenti, fa sì che l’assistenza primaria nella provincia di Viterbo risulti in grave difficoltà con oggettivo disagio per tutta la popolazione e in modo particolare per la fascia più fragile.
Sono consapevole dell’impegno dell’Asl di Viterbo e degli uffici di competenza, che ringrazio per la vicinanza nel cercare soluzioni per questa problematica, ma, permanendo i problemi, penso che la formula debba essere trovata a livello regionale, al fine di rendere efficienti le azioni degli uffici operanti sul territorio provinciale.
Ho ritenuto importante evidenziare la questione, proprio per tutelare il diritto alla salute e contribuire nel garantire un’assistenza territoriale vicina alla cittadinanza, pensando anche a delle soluzioni provvisorie, che vi chiedo cortesemente di valutare, come aumentare il massimale da 1500 a 1800 per gli Mmg titolari, su base volontaria, laddove necessario e aumentare il massimale da 650 a 800, sempre su base volontaria, per i medici titolari in corso di formazione prevedendo anche la possibilità di rendere assegnabili i medici con incarico provvisorio.
Mi sento inoltre di evidenziare quanto i medici non titolari di convenzione abbiano fornito un enorme supporto in un momento in cui l’insufficienza di questi professionisti è diventata strutturale, fornendo le medesime prestazioni del medico titolare di convenzione ai pazienti e lavorando anche all’interno dei team delle unità di cure primarie, senza che fosse loro dato alcun riconoscimento economico per il grande lavoro svolto, a tal proposito, mi chiedo, se anche per questi medici non sia possibile riconoscere un subentro temporaneo all’interno delle Ucp.
Fabio Valentini