Giulio Marini nominato commissario di Forza Italia al posto di Mauro Proietti, che si è dimesso ufficialmente per motivi personali. Non avrebbe tempo, ha spiegato, per seguire l’imminente campagna elettorale.
Il cambio giunge in un momento molto delicato per il partito, se è vero che la posizione di isolamento degli azzurri dal resto del centrodestra dopo la decisione di allearsi con il Pd in Provincia, con conseguente caduta dell’amministrazione Arena, ha causato un vero terremoto interno. Marini è stato infatti uno dei protagonisti principali, insieme a Battistoni e Romoli, della virata a sinistra che ha condannato Arena ad andare a casa. Molti non erano e non sono d’accordo con quanto accaduto anche perché, al di là della linea politica, è un fatto che tra Marini e vari esponenti della ex maggioranza di centrodestra si erano rotti irrimediabilmente i rapporti personali. Era giudicato troppo invasivo, insieme a Muroni, pregiudizialmente portato ad imporre il proprio pensiero dentro la coalizione, complice la conoscenza della macchina amministrativa del Comune che gli consentiva di marginalizzare gli altri, non consentendo alle giovani leve di crescere come sarebbe stato giusto.
Ora la sua nomina a commissario può senz’altro essere letta come un possibile tentativo di spianare la strada all’esperimento fatto in Provincia con il tentativo di riproporlo anche in Comune. Ci riuscirà? Un fatto è certo: se Marini confermerà l’alleanza con il Pd, Forza Italia sarà destinata a spaccarsi. Molti, a cominciare da Antonella Sberna e Daniele Sabatini, hanno la valigia in mano pronti a non seguirlo. Povero Artena…