Come detto, più che la manovra di bilancio in sé, peraltro insignificante dal punto di vista di un progetto utile per la città, sono gli equilibri politici sullo sfondo delle prossime elezioni provinciali la vera spada di Damocle che pesa sull’amministrazione Arena. Forza Italia non ha infatti ancora deciso cosa vuol fare: da un lato, all’interno del partito molti, a cominciare da Alessandro Romoli e Giulio Marini, sono tentati di mettere in piedi un’alleanza trasversale con Pd e 5 Stelle, e dall’altro ci sono invece gli impegni di coalizione, se è vero che, aderire a una simile operazione, significherebbe tradire il centrodestra.
In questo quadro, è di tutta evidenza che il dare vita a una maggioranza col Pd in Provincia comporterebbe la caduta del Comune poiché né Fratelli d’Italia, né buona parte della Lega, potrebbero digerire lo smacco. Si dice nelle ultime ore che Forza Italia, spaccata al suo interno, starebbe in realtà giocando una partita finalizzata ad ottenere a tutti i costi la presidenza della Provincia (da qui il ricatto agli alleati di andare col Pd disposto a sostenere Romoli), ma pure questa prospettiva appare di corto respiro, dato che Lega e FdI hanno già raggiunto l’accordo su Giulivi presidente.
Sembra che gli azzurri scioglieranno le riserve entro un paio di giorni: non resta che aspettare, anche se, in ogni caso, tutti questi eventi, indipendentemente dalle toppe che verranno messe, sembrano ormai aver condannato l’amministrazione Arena comunque all’autodistruzione, sia che essa si manifesti con una vera e propria caduta, sia che invece si concretizzi con un altro anno di nulla in attesa delle elezioni del 2023.