Sono molte le città in cui vengono denunciati casi in cui il reddito di cittadinanza viene percepito illegalmente. Ovvero, da soggetti non aventi diritto. A Viterbo, sostiene il Comune, grazie a una sinergia con la Procura e il Tribunale, una parte dei percettori, dopo un attento e scrupoloso lavoro di selezione, viene impiegata negli uffici giudiziari per lo svolgimento di servizi ausiliari e di supporto agli uffici stessi.
Un progetto proposto dalla dottoressa Maria Rosaria Covelli, presidente del Tribunale fino a pochi mesi fa, che produce vantaggi e benefici a entrambe le parti: agli uffici, per quanto riguarda l’ulteriore apporto e supporto al personale impiegato, e agli stessi percettori di reddito di cittadinanza, che, grazie a tale opportunità, riescono a valorizzare il proprio curriculum e ad acquisire nuove competenze, sicuramente utili in prospettiva di un auspicato reinserimento in ambito lavorativo.
Di ciò si è parlato in un servizio andato in onda ieri su La 7, all’interno dello spazio mattutino Coffee Break, in cui sono stati intervistati il procuratore capo Paolo Auriemma e il direttore amministrativo della Procura di Viterbo Elisabetta Dottori.
“Una collaborazione fruttuosa e proficua – commenta Arena – che consente di assorbire i percettori di reddito, valorizzarne la professionalità e ampliare le loro conoscenze. Un progetto che va inoltre a rafforzare la collaborazione già in piedi da anni tra le stesse istituzioni, grazie alla convenzione, uno dei pochi esempi in Italia, riguardante il distacco funzionale di alcune unità di polizia locale alla Procura della Repubblica presso il Tribunale ordinario di Viterbo. Mi congratulo con l’ex presidente del Tribunale Covelli e con il capo della Procura Auriemma per aver dato seguito nel modo più efficiente al progetto che ha visto fortemente impegnato anche il Comune, attraverso il settore servizi sociali, nel grande lavoro di selezione dei soggetti percettori di reddito di cittadinanza idonei allo svolgimento di tale attività lavorativa presso gli uffici giudiziari. Un ringraziamento al dottor Auriemma anche per il delicato e complesso lavoro che da anni svolge nel nostro territorio. Un impegno quotidiano e costante per assicurare il rispetto delle leggi e garantire risposte in tempi sempre più celeri in ambito di legalità e giustizia”.