Sono oltre 250 i lavoratori della sanità viterbese, assunti per far fronte all’emergenza Covid nell’ultimo anno e mezzo, che devono andare a casa a fine anno in concomitanza con la scadenza dei contratti. Sulla vicenda è intervenuto nei giorni scorsi il consigliere regionale di Forza Italia Fabio Capolei che, in un’interrogazione in Consiglio, ha chiesto la stabilizzazione di queste unità di personale in considerazione delle carenze di infermieri ed operatori socio-sanitari che esistevano nella Tuscia già prima della pandemia.
Dello stresso tenore una presa di posizione della Confael in una lettera alla Asl in cui si ribadisce “la difficile situazione nella quale si è costretti a lavorare”. Pertanto, “considerata l’approvazione da parte del Consiglio dei ministri del disegno di legge di bilancio, all’interno del quale viene sancito che gli enti del servizio sanitario sono autorizzati a mettere in atto procedure di stabilizzazione del personale assunto a tempo determinato durante l’emergenza pandemica”, si chiede alla direzione aziendale “di prendere una netta posizione al riguardo e di provvedere al più presto, sollecitando gli organi regionali, se necessario, all’elaborazione delle relative procedure volte alla stabilizzazione”.
“Qualora non dovesse manifestarsi la volontà dell’amministrazione della Asl e degli organi regionali di recepire queste indicazioni – conclude il sindacato – siamo pronti a organizzare iniziative di rimostranza nelle sedi opportune, invitando a partecipare tutti i lavoratori interessati e la cittadinanza intera, che non deve dimenticarsi degli sforzi fatti da tutti i lavoratori della sanità, di cui gran parte sarà lasciata a casa senza un lavoro e che, come riflesso cagionerà una gravissima insufficienza di personale addetto all’assistenza dei malati e un ulteriore impoverimento dei servizi sanitari erogati”.