Basta luci rosse, basta con la Tarquinia proibita. Spegniamo quei semafori della inutile e dannosa Ztl.
Lo chiedono i consiglieri comunali Arianna Centini e Manuel Catini, che denunciano “la mancata risoluzione della questione delle attività commerciali ai fini dell’acceso per asporto, e la domenica intere famiglie divise come ci fosse il muro di Berlino”.
Ad aggravare tutto la carenza dei parcheggi, non ce ne è uno di più e tantomeno sono previsti: “Anzi: con la scellerata scelta dei container trasformati in aule scolastiche si è finanche ridotto il numero di quelli esistenti con la chiusura delle terrazze del parcheggio delle scuole elementari. Una chiusura indiscriminata e senza logica che non valorizza il centro storico, ma lo isola e lo penalizza. Il disagio provoca il progressivo abbandono e il degrado delle saracinesche e delle porte chiuse. Nessuno vuole auto ovunque, ma una scelta che premi le aree più belle della città e consenta di viverle.
Insomma non si può chiudere tutto indiscriminatamente o vie intere per tavoli di amici e parenti. Dopo aver messo telecamere non a norma e aver speso migliaia di euro per mascherare questo errore, dopo multe ingiuste e nuove in arrivo, dopo aver costretto alla resa troppe attività commerciali, sarà forse arrivato il momento di aprire il dibattito su questo argomento? Sarà il caso di valutare la stagionalità della chiusura? Sarà tardi ma almeno si inverte la tendenza”.
“Noi – concludono – saremo come sempre disponibili, a ragionare, a parlare e a costruire, ma in questa amministrazione comanda uno ed uno soltanto. Difficile il confronto, anche se più di un consigliere di maggioranza sulla chiusura, in privato, svela il suo dissenso. Tarquinia libera, apriamo le porte e finisca questo inutile assedio”.