Rischiano di andare a casa il 31 dicembre 200 infermieri e operatori socio-sanitari assunti dalla Asl durante la pandemia. I contratti stanno scadendo, ma dalla stessa Asl, oltre che dalla Regione, nessuna notizia in merito. Il punto è che questi lavoratori hanno sì un contratto a termine, ma secondo i sindacati questa sarebbe stata l’occasione buona per rimpinguare un organico che in provincia di Viterbo mostra molte più carenze che nel resto della regione.
A lanciare l’allarme sono il consigliere regionale di Forza Italia Fabio Capolei e il segretario della Confael Egidio Gubbiotto. Capolei ha presentato un’interrogazione a Zingaretti: “Il 31 dicembre di quest’anno a decine di infermieri e operatori sociosanitari chiamati in servizio dalla Asl di Viterbo tra il 2020 e il 2021, in pieno periodo pandemico, scadrà il contratto di lavoro, e allo stato attuale non sono previsti rinnovi, o proroghe finalizzate all’assunzione. Per questo motivo, in collaborazione con un sindacato di settore, abbiamo presentato un’interrogazione in Consiglio regionale del Lazio per impegnare la giunta a intervenire al fine di garantire a questi lavoratori qualificati la continuità lavorativa. Ci batteremo per tutelarli perché, in caso di mancato rinnovo del contratto, oltre al danno economico per le numerose famiglie interessate, verrebbero indebolite le strutture sanitarie del Viterbese e verrebbe abbassata la qualità dei servizi sanitari offerti ai cittadini”.
“Già prima della pandemia – spiega invece Gubbiotto – nel Lazio e a Viterbo eravamo in grave sofferenza di organico, e lo siamo tuttora. Queste assunzioni Covid hanno permesso in questi due anni alla sanità viterbese di evitare il collasso. Già è venuto meno il personale reclutato attraverso le cooperative, figuriamoci cosa accadrà il 31 dicembre quando anche questi operatori assunti direttamente dalla Asl con contratti a tempo determinato, se la Regione non ci mette subito una toppa, finiranno tutti a casa”.