I consiglieri di minoranza ribadiscono la loro netta contrarietà circa il trasferimento della sede comunale e quindi l’acquisto dell’ex convento delle suore. “Le ragioni – spiegano in una nota – sono in primo luogo economiche perché questa operazione, da sola, viene a costare oltre un milione di euro (esattamente euro 1.430.000.00). A questo si deve aggiungere l’acquisto del museo. In totale è stato chiesto un muto di 1.735.012.00 euro (un milione settecento trentacinquemila euro) che i cittadini di Bassano in Teverina dovranno ripagare in 30 anni. Sul fatto che tutte queste spese siano onerose, quindi, non c’è dubbio”.
Altro aspetto importante, secondo il gruppo consiliare Bassano di tutti, il fatto di non sapere come l’attuale sede comunale, nuova, funzionale e adeguata ad un paese piccolo come Bassano sarà utilizzata: “Ad oggi, almeno a noi, non risulta ci siano soggetti interessati ad utilizzare la sede o, quantomeno, a pagare un corrispettivo adeguato che possa in qualche modo ridurre la rata del mutuo che i cittadini pagano. Sindaco, lei sta mettendo sulle spalle dei cittadini un dedito non indifferente quando l’attuale sede comunale è più che adeguata. Per quanto riguarda il museo, a nostra avviso, si sarebbero potuti utilizzare, riorganizzandoli, i locali del borgo, facendo un’esposizione permanente di reperti storici, ottenendo lo stesso risultato a costo zero. Invece no, la sede comunale, che in passato era al centro del paese, esattamente davanti al convento delle suore di Sant’Anna, è stata portata fuori il paese e adesso si decide di fare l’inverso, e indovinate dove? In prossimità del borgo, cuore pulsante dell’economia bassanese. Noi consiglieri potremo esprimere la nostra contrarietà mandando tutto alla Corte dei conti”.