Secondo quanto riportato dal Corriere della sera, sabato notte l’assalto dei no green pass al Policlinico Umberto I sarebbe avvenuto per liberare un 41enne di Viterbo. Si tratterebbe di un uomo fermato dalla polizia durante gli scontri del pomeriggio che aveva accusato un malore probabilmente in seguito ai tafferugli in cui era stato coinvolto. Da qui, come si ricorderà, l’assedio del pronto soccorso avvenuto nella notte con lancio di bottiglie contro medici e infermieri.
L’attacco, come spiega sempre il Corriere della Sera, sarebbe avvenuto per opera di “una quarantina di facinorosi, soprattutto no vax, fra loro amici e parenti del 41enne residente in provincia di Viterbo, entrato in codice verde un paio d’ore prima dopo essere stato fermato dalla polizia a largo Chigi”.
Durante i gravissimi fatti che di cui è stato teatro il policlinico universitario sono rimasti feriti tre infermieri. Nello stesso pronto soccorso nel momento dell’attacco si trovavano tre agenti feriti durante le colluttazioni delle ore precedenti. Sempre stando al Corriere della sera il 41enne viterbese sarebbe stato denunciato per danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale e poi rilasciato. Portato successivamente in ospedale, si sarebbe rifiutato di farsi identificare e visitare. Avrebbe inoltre rifiutato anche il tampone, che nelle strutture mediche è obbligatorio.
Mentre si trovava in una stanza avrebbe infine attirato l’attenzione di chi lo aveva raggiunto e si trovava all’esterno. “A quel punto – riporta il Corriere – è scattato l’assalto, accompagnato dal lancio di bottiglie”.
“Un altro atto di squadrismo – ha commentato il ministro Roberto Speranza – ai danni di chi tutti i giorni lavora per tutelare la salute delle persone. Piena fiducia nel lavoro della magistratura e delle forze dell’ordine affinché individuino al più presto i responsabili”. “Non è tollerabile – ha detto invece l’assessore alla sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato – che vengano aggrediti degli operatori sanitari. Bisogna fermare il clima d’odio, questa escalation di violenza”.
Durante l’assalto è stata forzata la porta d’ingresso del pronto soccorso, sono state divelte le barelle e gli operatori si sono barricato dentro. I facinorosi, come detto, sono però riusciti ad entrare nell’area rossa.