Accolto dal Tar il ricorso delle associazioni ambientaliste Italia Nostra, Lipu, Wwf, Gruppo di intervento giuridico e Forum ambientalista contro il provvedimento con cui, il 1° dicembre 2017, la presidenza del Consiglio dei ministri aveva concesso la compatibilità ambientale al progetto preliminare per il completamento della Trasversale Orte-Civitavecchia. Si tratta del cosiddetto tracciato verde che prevede la realizzazione di 9 viadotti, una galleria e 2 svincoli nella Valle del Mignone, area di grande valore naturalistico, tanto da essere interessata da due siti della rete Natura 2000. Un tracciato che altererebbe “irrimediabilmente, secondo i giudici, un contesto caratterizzato da un paesaggio naturale di altissima valenza, storica, agricola ed ambientale che si è strutturato nel tempo raggiungendo un equilibrio antropico-naturale unico nel suo genere”. La sentenza del Tar giunge a quattro anni di distanza dalla sentenza della Corte di giustizia dell’Ue, alla quale lo stesso Tar aveva rinviato quesiti in merito.
Ora la presidenza del Consiglio, tramite il commissario Ilaria Coppa, dovrà riesaminare il progetto attraverso la comparazione dei diversi tracciati, per i quali dovrà essere completata la Vinca. Entro breve tempo dovranno essere convocate tutte le parti e da quanto si apprende è già allo studio del commissario un nuovo tracciato. Si tratterebbe di una sorta di sintesi di tutti quelli sin qui presentati. Certo è che bisogna fare in fretta per non perdere i fondi stanziati a suo tempo dal Governo Gentiloni.
La Trasversale è un’opera indispensabile, quindi è ora di trovare un percorso alternativo che si possa realizzare in tempi rapidi e nel rispetto dell’ambiente, nel segno della sostenibilità. Il commissario ha poteri che vanno oltre le normali procedure, da qui l’attesa di una convocazione da parte di Ilaria Coppa.