Pochi treni, quasi tutti rotti e sporchi, su una ferrovia che, nonostante le promesse della Regione, continua ad essere una delle peggiori d’Italia. Per questo motivo i pendolari della Roma Nord manifesteranno giovedì pomeriggio (30 settembre) proprio sotto la sede del governo laziale insieme ai colleghi della Roma Lido e della Roma Giardinetti. Nonostante siano stati previsti 153 milioni del Pnr proprio per queste tre tratte, nessuno, dopo anni di proteste cadute puntualmente nel vuoto, si fida più degli annunci.
Sotto accusa i ritardi, le soppressioni delle corse, il sovraffollamento che non consente di rispettare le misure di distanziamento, le biglietterie che non funzionano e le stazioni prive di servizi. “Scendiamo in piazza – spiegano i portavoce dei comitati – perché i treni non funzionano con le chiacchiere. Basta annunci a suon di tweet e basta fingere di risolvere i problemi. Siamo stufi delle solite promesse e dell’incapacità di chi governa da anni riuscendo solo a peggiore la situazione. Non siamo visionari, pretendiamo soluzioni subito”.
E ancora: “Di promesse in questi anni ne abbiamo sentite tante, ma nei fatti è tutto fermo. Anche se dovessero arrivare questi soldi del Pnr passeranno anni prima di vedere i treni in servizio. Intanto noi pendolari viaggiamo in condizioni disumane, siamo oltre l’80 per cento della capienza rispetto alle prescrizioni anti-Covid, in piedi, accalcati e la situazione peggiora di giorno in giorno”.