Azzerata la giunta, per il chiarimento tra le forze politiche bisognerà attendere la prossima settimana o addirittura quella che va dal 22 al 29. E’ Ferragosto e il sindaco ha infatti fatto sapere che non ha nessuna intenzione di farsi rovinare la breve vacanza che ha deciso di prendersi, forte in ciò anche del fatto che tra domani e venerdì lasceranno la città la gran parte degli assessori e dei consiglieri comunali. L’annunciata accelerazione di cui ieri parlavano le forze politiche – FdI e Lega in primis – per cercare di dare a Viterbo una nuova giunta il prima possibile si è tramutata nel volgere di poche ore in decelerazione. Tutte cose riviste in una città dove i rappresentanti politici di questa maggioranza sembrano ormai letteralmente impazziti.
Arena va anche detto che guarda apparentemente con distacco le grandi manovre in corso attorno a lui, nella certezza che tanto tutto si risolverà nell’ennesima bolla di sapone: a nessuno conviene andare a casa. Da parte loro, tutti quelli che urlano sono in effetti sempre meno credibili dal momento che alle minacce puntualmente non seguono i fatti.
Resta in tutto questo desolante quadro la triste realtà di una città abbandonata se stessa. Sono di queste ore le segnalazioni di tanti turisti e visitatori per lo stato di degrado che si respira in alcuni angoli del centro storico, ma anche in periferia, dove l’erba continua a crescere indisturbata e la pulizia di strade e spazi pubblici lascia come al solito a desiderare. Che dire poi del tanto decantato arrivo di trenta e passa milioni di euro per la qualità dell’abitare? Una giunta normale, dal momento che ci sono tempi strettissimi per la presentazione dei progetti (pena la perdita dei finanziamenti) si sarebbe già messa a lavorare. Ma a Viterbo no. A Viterbo tocca aspettare, nella migliore delle ipotesi, che passi Santa Rosa. E questo dei festeggiamenti patronali peraltro è un altro capitolo che la dice lunga sull’inefficienza della giunta: al di là del Trasporto saltato, lo dimostra il fatto che il prefetto ha bloccato gli spettacoli a Pratogiardino e ora va trovata una soluzione alternativa. Ma non ci potevano pensare prima? Non sono forse, a cominciare da Arena, pagati non per creare problemi, ma per risolverli?