Entro venerdì tornerà operativo il servizio di prenotazione vaccini e l’anagrafe vaccinale. Entro la fine della prossima settimana sarà invece riattivato il nuovo sistema Cup. Lo dichiara in una nota la Regione a seguito dell’attacco hacker subito nella notte tra sabato e domenica.
“Nel 2018 la Regione Lazio – continua la nota- ha aderito ad una convenzione (rinnovata negli anni) di Consip con un’Ati con capofila il Gruppo Leonardo. La convenzione ha come oggetto esclusivamente servizi di governance nell’ambito della progettazione di un Security Operation Center per definire processi e procedure e offrendo supporto anche nell’ambito di ciò che attiene alla normativa sulla protezione dei dati personali. Il Next Generation Soc di Leonardo è stato ingaggiato da Laziocrea sin dalle prime battute dell’attacco hacker attraverso attraverso il Cyber Crisis Management Team, costituito da figure specialistiche, per identificare le modalità di compromissione, eradicare la minaccia e seguire il ripristino dei sistemi. I dati e le informazioni riguardanti le circa 7 mln di vaccinazioni effettuate fino ad ora nel Lazio sono in sicurezza”.
Intanto, l’indagine sul cyber-attacco prosegue: polizia postale e procura di Roma, con il supporto di Europol e Fbi, danno la caccia agli hacker che tengono in scacco da domenica scorsa la maggior parte dei servizi online della regione. La vicenda però, al di là del ripristino dei servizi, è tutt’altro che risolta. L’intero sistema online della Regione viene tenuto fermo per evitare che l’infezione faccia danni maggiori di quelli già fatti. A Roma indagano i pm dell’antiterrorismo che ipotizzano i reati di accesso abusivo, danneggiamento di sistemi informatici e tentata estorsione, anche se la Regione ribadisce che una richiesta di riscatto non è stata formalizzata e, in ogni caso, non sarebbe presa in considerazione. A coordinare le indagini di piazzale Clodio il procuratore capo Michele Prestipino e l’aggiunto Angelantonio Racanelli, mentre proseguono i tentativi di attacco informatico e «l’attenzione resta massima», fa sapere la Regione. Sul furto di dati chiede chiarimenti anche il Garante della privacy, mentre da via Cristoforo Colombo si assicura «tutti i dati relativi alle oltre 7 milioni di somministrazioni di vaccini eseguite sono in nostro possesso e nessun dato dell’anagrafe vaccinale regionale è stato sottratto, come nessun altro dato sanitario, né del fascicolo sanitario elettronico». Si ricorda inoltre che sono attivi i servizi della protezione civile, del 118, del 112 e del centro trasfusionale. I dati del bilancio regionale sono in sicurezza ed entro la fine di agosto saranno riattivati anche i sistemi di pagamento regionale.
La vicenda è seguita da vicino dal Copasir, dove si è tenuta oggi l’audizione della responsabile del Dis, Elisabetta Belloni. Dai primi riscontri degli inquirenti, le porte virtuali del Centro elaborazione dati sarebbero state violate a causa dell’errore umano da parte di chi quei dati doveva custodire. E sul punto si accende una polemica subito stoppata da D’Amato che chiarisce: «I livelli di sicurezza che abbiamo sono standard, elevati e certificati» e ribadisce la natura «criminale e terroristica» dell’attacco.