Stop ai rifiuti della città di Roma nella discarica di Viterbo. Da stamattina hanno preso la strada di Albano. A Viterbo continueranno però ad arrivare quelli del Basso Lazio. E ciò andrà avanti almeno per tutta l’estate.
Lo stop ai rifiuti di Roma è stato comunicato dal sindaco Arena dopo la manifestazione che si è svolta davanti alla discarica di Monterazzano alla presenza di numerosi colleghi di tutta la provincia. Tutti con la fascia tricolore. “Tutti presenti, d’accordo – dice Arena – nel portare avanti questa battaglia. Un’adesione corale e trasversale, al di là dell’appartenenza politica. Un grande risultato a tutela di un impianto che si trova sul territorio del comune di Viterbo, ma che accoglie anche i rifiuti di tutta la provincia. La nostra iniziativa è stata un’azione dimostrativa preventiva, nell’ultimo giorno di efficacia dell’ennesima ordinanza regionale. Un segnale forte, di compattezza e unione. Qualora dovessero rendersi necessarie ulteriori azioni a tutela del nostro territorio scenderemo nuovamente in campo. Nel mentre, continueremo a monitorare la gestione e la destinazione dei rifiuti oltre provincia. Solleciteremo la riapertura delle discariche di Colleferro e Roccasecca per risolvere anche la questione dei rifiuti di Latina e Frosinone, soluzione che dovrebbe arrivare entro il prossimo settembre. Voglio ricordare che ormai da 25 anni accogliamo i rifiuti di Rieti, quelli di alcuni comuni della provincia di Roma, e quelli di Frosinone. Quello che però ha fatto saltare la programmazione della discarica di Viterbo è stato l’arrivo dei rifiuti della città di Roma. Non si comprende come Roma, che produce quasi il 70% dei rifiuti laziali, non abbia attive delle discariche a servizio delle proprie esigenze e utenze. Una situazione che da una parte si ripercuote sulla stessa Capitale, con rifiuti per le strade da settimane, dall’altra, cosa che ci riguarda da vicino, questo incomprensibile e assurdo accanimento verso la nostra discarica di Monterazzano, unica discarica attiva nel Lazio fino a ieri. Abbiamo stressato e appesantito i nostri impianti per troppo tempo. Quello di oggi è stato un atto dovuto, a tutela della nostra città e dell’intero territorio provinciale”.