E’ stata inaugurata presso il Museo archeologico di Vulci la mostra Gli ultimi re di Vulci. L’aristocrazia etrusca vulcente alle soglie della conquista romana. Già allestita in precedenza a Montalto di Castro e Canino e arricchita con nuovi ritrovamenti archeologici, è stata realizzata grazie al contributo della Regione Lazio in collaborazione tra la Direzione regionale musei Lazio, la Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio per la provincia di Viterbo e l’Etruria Meridionale, il Comune di Canino, il Comune di Montalto di Castro, la Fondazione Vulci, il Parco archeologico del Colosseo, il Museo archeologico nazionale di Firenze e la rivista Archeo. Resterà aperta sino al 31 dicembre, l’ingresso è compreso nel biglietto del Museo.
“Per capire l’importanza della civiltà etrusca – dice la direzione del Museo – bisogna leggerla dall’inizio alla fine, sono gli ultimi capitoli infatti che illuminano i primi. Un esempio per tutti è la grande epopea narrata nei dipinti della Tomba Francois che risale a due secoli prima della loro realizzazione. Lo studio delle famiglie che alle soglie del IV sec. a.C. governavano Vulci ci consente di mettere in evidenza e di proporli a pubblico alcuni documenti straordinari. L’idea è quella di ricostruire la loro storia attraverso la riproposizione museale dei loro monumentali sepolcri e di ciò che resta degli straordinari corredi. E così i Saties, i Tarnas, i Tutes, i Tetnies, ecc. si raccontano, restituendoci uno spaccato culturale e sociale della Vulci in attesa dell’imminente arrivo di Roma. Sarcofagi iscritti con il nome del defunto ma anche specchi e vasellame in bronzo, monili in metallo prezioso, pregiate produzioni ceramiche, rinvenuti negli ultimi scavi, faranno da corollario a quelle storie che saranno comunicate agli attenti visitatori con linguaggi semplici e diretti. A fianco delle più famose tombe della necropoli di Ponte Rotto (François, Sarcofagi, Tori, Delfino e Iscrizioni), vengono presentati anche le ultime scoperte effettuate nella necropoli di Poggetto Mengarelli. Per valorizzare bisogna prima far conoscere ed in questo senso la mostra Gli ultimi re di Vulci. L’aristocrazia etrusca vulcente alle soglie della conquista romana punta ad evidenziare quello che è stato sicuramente uno dei periodi di massimo splendore della città ma anche di maggiore crisi vista l’assillante pressione di Roma”.