
Santa Rosa come non l’avete mai vista e immaginata. E’ quella rappresentata in un murales – finanziato da E-distribuzione nell’ambito di un progetto volto a trasformare artisticamente le cabine dell’Enel – in via Francesco Baracca, di fronte al Consorzio agrario. A realizzare il dipinto è stato Fabio Fasanari, anche facchino della Macchina, che ha vinto un concorso di idee bandito nei mesi scorsi dall’Enel.
Il murales è bellissimo e l’autore è stato senz’altro bravo, ma il punto è un altro: avete mai visto Santa Rosa con orecchini e rossetto? No, e in effetti che la donna raffigurata rappresenti Santa Rosa lo si comprende solo dalle rose che fanno da sfondo all’immagine. Sui social i cittadini si dividono. Pur riconoscendo tutti la perizia dell’artista, molti puntano il dito contro una presunta provocazione, destinata a far parlare di sé per l’assenza di qualsiasi riferimento iconografico tradizionale, senza considerare l’aspetto religioso vero e proprio che per nulla si concilia con i simboli del consumismo attuale rappresentati dagli orecchini e dal rossetto.
Una cosa comunque è certa: di fronte all’apatia del Comune, che anche quest’anno non sembra per nulla intenzionato a mettere in piedi uno straccio di festa degna di questo nome, questo murales colma una lacuna. E a livello di comunicazione va a riempire il vuoto che deriverà dall’assenza del Trasporto.