Andrea Landolfi, l’infermiere 32enne romano accusato di aver ucciso la fidanzata Maria Sestina Arcuri scaraventandola dalle scale della casa della nonna a Ronciglione, va condannato a 25 anni di carcere per omicidio volontario e omissione di soccorso.
E’ la pena chiesta durante l’udienza odierna al pm Franco Pacifici. Al momento della requisitoria non sono mancati in aula momenti di tensione, soprattutto quando l’imputato, ascoltando le parole dell’accusa, ha rivendicato la sua innocenza, urlando contro le argomentazioni del pubblico ministero. Subito dopo ha chiesto di lasciare l’aula.
Secondo l’accusa, che è tornata a mostrare alla Corte d’assise i messaggi della vittima prima della tragedia, il litigio degenerato in omicidio avrebbe avuto origine dall’insoddisfazione di Maria Sestina per una presunta tendenza di Andrea a fare abuso di alcol. E proprio ciò sarebbe quanto accaduto quella sera di due anni e mezzo fa. Nei messaggi Sestina minaccia infatti di volerlo lasciare: “Non mi meriti”. Il giovane è anche accusato di aver usato la stessa notte violenza anche nei confronti della nonna, evidentemente intervenuta per sedare il litigio.
Il 13 luglio le repliche e il 19 la Camera di consiglio che dovrà emettere il verdetto.