Le denunce per la scomparsa di un minore in Italia dal 1° gennaio 1974 al 31 dicembre 2020 sono state 136.844 mila. Di questi 90.467 sono stati ritrovati, mentre 46.417 sono spariti nel nulla. Numeri importanti messi nero su bianco dall’ultima relazione annuale del commissario straordinario del Governo per le persone scomparse datata febbraio 2021. In generale le denunce hanno riguardato 93.229 minori di nazionalità straniera e 43.655 italiani, il 63.3% maschi e il 36,3% femmine. La fascia di età più interessata (75% del totale) è quella fra i 15 e i 17 anni. Per quanto riguarda il 2020 le denunce, complice anche il lockdown, sono diminuite di oltre il 9% rispetto all’anno precedente. Il totale è stato di 7672, di questi 3322 sono stati ritrovati e 4350 invece no. La stragrande maggioranza (5511 pari al 71,8%) sono stranieri. L’anno con il maggior numero di denunce è stato il 2016 con 17.328. Il 70% dei minorenni italiani in età adolescenziale viene rintracciato dopo la prima settimana, molto di loro rientrano spontaneamente dopo qualche giorno presso le loro famiglie per mancanza di risorse economiche. Complessivamente invece solamente il 16% dei minori scomparsi viene ritrovato dopo oltre un anno. Tale percentuale si riduce all’8% per quanto riguarda gli italiani mentre raggiunge il 23% per gli stranieri. Per quanto riguarda la ripartizione regionale, infine, la capofila è la Sicilia con 25.528 denunce di scomparsa seguita dalla Lombardia (21.463) e dal Lazio (15.740). Le percentuali più basse di denunce di scomparsa, inferiore all’1% del totale nazionale, si riscontrano in Valle d’Aosta con 124 minori scomparsi, Basilicata 589 e Molise 604.