Da destra a sinistra è un coro di posizioni sdegnate quello che si sta levando per le assunzioni alla Pisana. FdI chiede “le immediate dimissioni dell’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale del Lazio e che il presidente Zingaretti mercoledì prossimo venga in aula a riferire sulla vicenda”. Chiesta inoltre “l’istituzione di una commissione speciale d’indagine conoscitiva per sapere se ci sia stato o meno il necessario confronto con tutte le organizzazioni sindacali firmatarie del contratto prima di attivare questa singolare procedura e, inoltre, per verificare i curricula dei neo assunti alla luce delle asserite urgenze”.
Durissima l’Usb: “Con un comunicato dello scorso 8 febbraio avevamo stigmatizzato le deliberazioni dell’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale del Lazio, presieduto da Mauro Buschini del Partito democratico, che hanno portato all’inserimento di 24 unità di personale provenienti dalle graduatorie di alcuni concorsi del comune di Allumiere e del comune di Arcinazzo Romano. Da notizie di stampa adesso apprendiamo che tra i neoassunti ci sarebbero molti attivisti, collaboratori e politici di area Pd, oltre a due collaboratori dei vicepresidenti del Consiglio regionale, il leghista Giuseppe Emanuele Cangemi e il pentastellato Devid Porrello. Scrive Sergio Rizzo sulla prima pagina di Repubblica di sabato 27 marzo: ’Peggio delle ultime assunzioni clientelari al Consiglio regionale del Lazio c’è soltanto una cosa. Il modo con cui sono state giustificate, ieri: con un torrenziale e cervellotico comunicato stampa per ribadire che è tutto regolare. Ci crediamo sulla parola’. Se il vicedirettore di Repubblica crede alle argomentazioni certificate ’da chissà quanti legali’, noi, invece, nutriamo qualche dubbio: sarà la magistratura a chiarire tutta la vicenda, se lo riterrà opportuno”.
L’Usb aveva denunciato chiaramente “quanto fosse assurdo, in piena pandemia, con le progressioni economiche orizzontali del personale interno al palo, con la maggior parte del personale in smart working, che la politica sentisse l’impellente necessità di infornare nuove unità di personale, ripescate nelle graduatorie dei concorsi nei comuni di Allumiere e Arcinazzo”. Ma prima ancora dei casi oggi agli onori delle cronache, Usb “aveva stigmatizzato la presenza di dirigenti targati politicamente e le recenti assunzioni di dirigenti che ancora oggi appaiono poco trasparenti”.
“Il ripescaggio dalla graduatoria di Allumiere – scrive il sindacato – di Matteo Marconi, segretario del Pd di Trevignano Romano, precede di circa un anno l’arrivo, sempre dal piccolo centro sul lago di Bracciano, di Barbara Dominici, attualmente capogruppo nel Consiglio comunale di Trevignano di una lista civica promossa dal Pd, e candidata alle ultime primarie per la segreteria del Pd del Lazio. Già con un comunicato dello scorso gennaio, il nostro sindacato – evidenzia Usb – aveva messo in evidenza l’incredibile conflitto d’interessi di Dominici, messa a capo del servizio Prevenzione della corruzione, trasparenza, e, di conseguenza, dell’Ufficio stampa (che non ha un capo ufficio stampa iscritto all’Albo dei giornalisti come vuole la legge): due volte in conflitto d’interessi, visto che entrambe le funzioni di un ente pubblico dovrebbero essere esercitate da soggetti terzi, e non certo da dirigenti espressione di una delle forze politiche in campo. Inoltre, stando a quanto stabilito dall’Autorità nazionale anticorruzione (Anac), a guidare l’anticorruzione dovrebbe essere un dipendente interno, mentre Dominici è una dirigente non di ruolo del Consiglio regionale”.
“Ci sono poi altre procedure, simili a quelle che hanno suscitato l’indignazione di Sergio Rizzo, sulle quali Usb – continua – ha espresso perplessità e che hanno premiato due funzionari del Consiglio regionale: Massimo Messale, già consigliere del Consiglio comunale di Tivoli, prima con una lista civica, poi con l’Udc e infine con il Pdl, e Fabio Pezone, già assessore al turismo nel comune di Formia, nominato direttamente dal sindaco Udc Michele Forte. Entrambi sono stati recentemente ripescati dalla graduatoria di un concorso per dirigenti dell’ente Provincia di Frosinone del 2018 che i due non hanno vinto”. E ancora: Usb “considera clamorosa la scelta dell’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale del Lazio di affidare a una selezione interna ’non comparativa tra i funzionari interni di categoria D, di cui quindi non risulta pubblicata alcuna graduatoria, il conferimento dell’incarico di dirigente del Consiglio delle autonomie locali (Cal). Tale selezione – sull’urgenza e l’utilità della quale Usb ha subito avanzato molti dubbi, vista la mole di lavoro di tale organismo autonomo – ha portato al conferimento dell’incarico a Fabio Sannibale, già consigliere comunale Udc di Albano laziale e assessore, e già vicecapo di gabinetto del presidente del Consiglio regionale, Mauro Buschini. A questo incarico per giunta ne è seguito anche uno ad interim retribuito, disposto sempre dall’Udp a favore di Sannibale, per dirigere la struttura di supporto al Garante dell’Infanzia e dell’adolescenza».
Scrive Rizzo su Repubblica “che la giustificazione della Pisana alle infornate di personale è la dimostrazione che certi politici hanno smarrito il senso del pudore. Sottoscriviamo queste considerazioni di Rizzo”, conclude Usb.