Mentre le opposizioni in Consiglio regionale chiedono a Zingaretti di chiarire quanto prima i contorni del terremoto che sta facendo tremare l’amministrazione, la Regione rinnova comunque il proprio apprezzamento per l’operato di Flaminia Tosini: “Abbiamo appreso dagli organi di stampa – si legge in una nota – la notizia della misura di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti della direttrice regionale, responsabile della Direzione Politiche ambientali e Ciclo dei rifiuti. Come previsto dal regolamento regionale, la dirigente è stata sospesa dal suo incarico in attesa di conoscere gli sviluppi dell’inchiesta avviata dalla Procura di Roma. Esprimiamo fiducia nell’azione della magistratura, auspicando che si faccia rapidamente luce su questa vicenda, e rinnoviamo l’apprezzamento nei confronti della direttrice Tosini, che saprà chiarire la correttezza del suo operato nel rispetto delle proprie funzioni”.
Parole di apprezzamento per Flaminia Tosini giungono anche dall’amministrazione comunale di Vetralla: “La notizia della misura cautelare degli arresti domiciliari applicata nei confronti del vicesindaco Flaminia Tosini, ci ha profondamente scosso e sorpreso. Abbiamo fiducia nell’operato della magistratura e ci auguriamo che possa essere presto chiarita la vicenda che l’ha vista coinvolta in questioni non attinenti alla attività amministrativa comunale. A Flaminia Tosini, a cui tutti riconoscono l’impegno quotidiano e costante nell’interesse dei cittadini di Vetralla, rinnoviamo la nostra massima fiducia e stima e siamo certi che saprà dimostrare la correttezza del suo operato”.
Lazio, Lega ”Zingaretti non faccia lo struzzo sugli arresti e sul sistema rifiuti”
Di tutt’altro tono, come detto, i commenti dell’opposizione: “Si sono continuate ad aumentare le volumetrie senza senso nel Lazio – dice la Lega – a partire dai casi della Sep di Pontinia e della discarica sull’Ardeatina a Roma nonostante l’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia con il serio rischio di inquinamento delle falde acquifere. Potremmo continuare sul sistema fallimentare dei rifiuti, su cui la Regione Lazio non intende né valorizzare il rifiuto, ad esempio utilizzando i termovalorizzatori di ultima generazione, né risolvere l’emergenza con la realizzazione di impianti pubblici, anzi ha chiuso quelli di Lazio Ambiente malgrado i milioni di euro buttati per il revamping. Il presidente Nicola Zingaretti era a conoscenza di questo scempio e, oltre ad non aver ascoltato l’opposizione, dovrebbe dare forse qualche risposta ai contribuenti del Lazio, le cui scelte, insieme a quelle del sindaco Virginia Raggi, pesano come un macigno nei portafogli. Con buona pace dei grillini zingarettiani dell’ultima ora e del plauso dell’assessore Enrica Onorati al dirigente regionale finito ai domiciliari sull’ambiente”.