L’aumento dei contagi a Viterbo città – 22 nelle ultime 24 ore – fa paura al sindaco Arena, che, per il contenimento della diffusione del virus, ha disposto la chiusura al pubblico di altre vie e piazze del centro cittadino, tutti i giorni, dalle 18 alle 22.
Parliamo di: largo Marconi, piazza della Repubblica, piazza Unità d’Italia, piazza Martiri d’Ungheria, compreso il parcheggio a pagamento gestito dalla società Francigena, parco di Valle Faul, via Valle Piatta, nella zona delle scale che conducono alla chiesa di Santa Maria della Salute, via San Clemente, nella zona delle scale che conducono a piazza San Lorenzo, viale Trento. E’ fatta salva, si legge nell’ordinanza, la possibilità di accesso, e deflusso, agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private, ivi compreso, a tal fine, l’accesso con i veicoli ai passi carrabili e alle aree di parcheggio.
La nuova ordinanza del sindaco Arena si riallaccia alle precedenti, emanate nei mesi scorsi, l’ultima lo scorso 22 gennaio: “Un provvedimento in linea con le disposizioni governative – ha spiegato – che ritengo necessario continuare ad adottare per evitare la concentrazione di persone in alcuni luoghi in particolare, nonostante i divieti di assembramento vigenti e nonostante le numerose raccomandazioni. Lo abbiamo visto nel fine settimana immediatamente successivo al termine di validità della precedente ordinanza, in particolar modo lo scorso sabato pomeriggio, nel centro storico cittadino. E’ evidente l’esigenza di rinnovare provvedimenti particolarmente restrittivi in alcune zone della nostra città. Ricordo che l’ordinanza prevede il divieto di sostare o intrattenersi in gruppo nelle vie e nelle strade indicate. Siamo di nuovo in un momento molto delicato. E non possiamo permetterci situazioni che favoriscano il diffondersi del virus”.
Si ricorda che sono previste sanzioni per i trasgressori. In caso di inottemperanza sarà applicata la sanzione amministrativa del pagamento di una somma che va da 400 a 1.000 euro.
L’ordinanza è entrata in vigore ieri 9 marzo (giorno della pubblicazione all’albo pretorio) e ha efficacia fino al prossimo 6 aprile, ovvero fino al termine di validità del Dpcm 2 marzo 2021.