“Questo è un ulteriore e doveroso contributo del sistema della Difesa alla battaglia che il Paese sta conducendo contro il Covid. Le Forze Armate sono impegnate in uno sforzo corale, con la passione, la competenza e le capacità che le contraddistinguono. Ogni risorsa disponibile deve essere mobilitata per superare l’attuale situazione e vincere la battaglia contro il Covid e la Difesa non mancherà anche in questa fase di fornire il proprio sostegno intervenendo anche, in ausilio alla sanità civile che ancora una volta ringrazio, per la somministrazione dei vaccini”.
Così il ministro della Difesa Lorenzo Guerini in visita al Presidio vaccinale della Difesa presso la Cecchignola a Roma. L’installazione consentirà di somministrare fino a 2.500 vaccini al giorno attraverso 32 postazioni dove opereranno 40 medici e 70 infermieri di tutte le Forze Armate e dell’Azienda Sanitaria Locale. La struttura comprende anche soluzioni per le persone con disabilità o con mobilità ridotta che avranno spazi e corsie dedicate. Il ministro è stato accolto, all’arrivo, dal Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Enzo Vecciarelli. Nel rivolgersi al personale presente Guerini ha aggiunto «ho ritenuto doveroso incontrare i nostri militari che, ancora una volta, silenziosamente, hanno dato prova di efficienza. Qui si tocca con mano quello che la Difesa, con flessibilità e tempestività, è in grado di mettere in campo grazie anche all’esperienza acquisita in questi anni nelle missioni all’estero. Grazie per il sostegno che state dando agli italiani operando con grande professionalità, anche per il programma di vaccinazione».
Il centro, nato nell’area «Bonivento» dove già opera il Drive-through della Difesa che rimarrà attivo per l’effettuazione di tamponi, sarà operativo da lunedì 22 febbraio, inizialmente a favore dei militari di tutte le Forze Armate in servizio a Roma e nel Lazio. Successivamente, con il supporto delle Autorità Sanitarie della Regione Lazio che interverranno con proprio personale, sarà aperto anche alla cittadinanza. La struttura, infatti, lavorerà in stretta collaborazione con la ASL Roma 2 e l’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive «L. Spallanzani», secondo i criteri stabiliti dal Ministero della Salute, contribuendo così a completare il piano sanitario regionale. Allestito in sole 3 settimane di lavoro dal Comando Logistico dell’Esercito con il contributo del 6° Reggimento Genio, del Reparto Operativo del Genio Infrastrutturale (Rogi), dell’8° Reggimento Trasporti «Casilina» e del 44º Battaglione di sostegno Tlc «Penne», il Presidio sarà operativo tutti i giorni su due turni di 6 ore (dalle 7 alle 13 e dalle 14 alle 20h) e vedrà impiegati oltre a medici e infermieri, anche personale militare e civile dedicato alla gestione amministrativa e alla sicurezza. La struttura, allestita con moduli dedicati alle fasi di pre e post vaccinazione e dotato di 2 emergency room, prevede due distinti settori: il primo, su struttura prefabbricata, riservato agli ultraottantenni e persone con difficoltà motorie; il secondo, su tensostruttura, dedicato al resto della cittadinanza. Nell’area sarà disponibile anche un’area parcheggio interna per circa 240 autovetture.
Oltre al primo Presidio vaccinale della Cecchignola, i Drive Through della Difesa, oggi impegnati in tutta Italia per effettuare i tamponi, potranno essere trasformati, in base alle richieste delle ASL, in centri di somministrazione per la più grande operazione di vaccinazione di massa nella storia del Paese. Ad oggi sono 147 Drive-Through-Difesa operativi su tutto il territorio nazionale con l’impiego di 368 sanitari per un totale di oltre 1.500.000 tamponi effettuati. Continua, inoltre, l’Operazione Eos della Difesa per la distribuzione dei vaccini e presso l’Aeroporto di Pratica di Mare, hub nazionale, sono in programma gli arrivi di 547.200 dosi di AstraZeneca per venerdì 19 febbraio, 754.806 per domenica 28 febbraio e 470.258 per giovedì 4 marzo. Nei giorni seguenti agli arrivi, dopo la suddivisione da parte del personale del Ministero della Salute, avverrà la distribuzione nelle varie Regioni con il concorso di Sda e delle Forze Armate secondo il piano predisposto dal Comando di Vertice Interforze della Difesa su richiesta della Struttura commissariale per l’emergenza Coronavirus. Dall’inizio della seconda fase dell’emergenza, ovvero dal 23 ottobre, sono stati impiegati una media giornaliera di circa 1.700 militari. Sono 7.803 invece i militari impiegati nell’ambito dell’Operazione Strade Sicure per garantire la sicurezza e il rispetto delle norme anti Covid.