Cartelle esattoriali in scadenza: il 28 febbraio rischiano di partire più di 50 milioni di atti di riscossione. Ci sono centinaia di migliaia di fermi amministrativi delle auto, di pignoramenti dei conti correnti, di iscrizioni ipotecarie.
“Bisogna intervenire: la proposta che faremo al presidente Draghi – dice Salvini – è la pace fiscale, il saldo e lo stralcio, l’azzeramento delle cartelle inferiori ai 1000 euro degli anni passati. Dobbiamo consentire ai cittadini di pagare quello che possono e continuare a sopravvivere e allo Stato di incassare miliardi di euro che, altrimenti, non incasserebbe mai. Un conto è parlare di riforma fiscale – ha poi aggiunto il leader della Lega, commentando le parole dette ieri da Draghi sull’esigenza di procedere organicamente e non a segmenti nel riordino dell’intero sistema tributario – e un conto è parlare di taglio dell’Irpef. Noi siamo assolutamente d’accordo, se si vuole fare un tavolo di lavoro noi siamo pronti. Un altro conto è però il 28 febbraio che è vicinissimo. Molti dei problemi sono stati aggravati dal Covid. Ne abbiamo parlato con Draghi, non si tratta di fare regali ai furbetti, ma di aiutare coloro che sono fermi e permettergli di riprendere le loro attività”.