Sono arrivate allo Spallanzani di Roma, le 9750 dosi del vaccino Pfizer-Biontech. Il furgone, proveniente dal Belgio e dopo la sosta notturna alla Caserma Salvo D’Acquisto, è arrivato all’istituto scortato dai carabinieri. Le dosi saranno ora suddivise per essere consegnate dai militari in diversi punti del territorio nazionale per il vaccino-day di domani.
Le preziose fiale verranno somministrate subito a medici, infermieri e altro personale sanitario. Al reparto di alto-biocontenimento dello Spallanzani sono destinate 955 dosi, mentre il resto dei vaccini sarà trasportato nelle altre regioni da furgoni messi a disposizione dalla Pfizer, con la collaborazione dell’Arma dei carabinieri cui spetta il compito di scorta. Una parte dei lotti passerà dall’hub di Pratica di Mare da dove saranno raggiunte, grazie ai mezzi aerei della Difesa, la Sicilia e la Sardegna.
Alla provincia di Viterbo toccano in questa fase quaranta dosi e la somministrazione comincerà lunedì 28 presso l’ospedale Belcolle. Questi i sanitari scelti: Paola Perugi, infermiera, Silvia Acquilani, medico, Giulio Starnini, medico, Giuseppe Cimarello, medico, ed Elisa Santori, medico.
Intanto nell’aeroporto militare di Pratica di Mare, tutto è pronto per l’avvio dei lavori: in una prima fase partiranno da qui solo alcuni lotti del vaccino, ma sarà la seconda fase quella di maggior attività per l’hub. Quando i punti di somministrazione diventeranno 1500, partirà la campagna vaccinale di massa, presumibilmente nel mese di febbraio, quello sarà il cuore logistico della distribuzione.
Da gennaio saranno 300 i luoghi di somministrazione del vaccino Pfizer, in gran parte ospedali, perché le caratteristiche del siero e le bassissime temperature di conservazione (-75 gradi) ne limitano la facilità di distribuzione. La distribuzione di massa del vaccino arriverà con la seconda fase, quando da Pratica di Mare partiranno lotti di vaccino trasportati con il supporto delle forze armate, nei 1500 punti di somministrazione, cui si aggiungeranno una serie di unità mobili per arrivare a tutti coloro che non potranno raggiungere i punti vaccinali, come gli anziani e i malati che non posso lasciare le proprie abitazioni.