Chiudere il 24, 25, 26 e 31 dicembre equivale ad una perdita di fatturato di un miliardo di euro per bar e ristoranti, dice la Confesercenti, che chiede ristori immediati per l’intero settore.
“L’emergenza sanitaria, il primo lockdown e le chiusure degli ultimi mesi – si legge in una nota – hanno messo in ginocchio l’intero settore della ristorazione. Decidere per la zona rossa in tutta Italia durante le festività natalizie, senza adeguati sostegni al comparto, sarebbe il colpo di grazia per decine di migliaia di imprese. Chiediamo al Governo di assumere un impegno serio nei confronti delle imprese della ristorazione italiana, riconoscendo alle attività, come già fatto dalla Germania, ristori al 75% dei ricavi degli stessi giorni dell’anno precedente. Il fatturato di bar e ristoranti nei giorni 24, 25, 26 e 31 dicembre vale da solo un miliardo di euro. In questo 2020 così duro per la ristorazione, abbiamo sempre dimostrato rispetto delle regole. Il Governo dia la possibilità alle imprese di arrivare al 2021 e preveda, contestualmente al nuovo lockdown nazionale, ristori immediati e certi sulla scia del modello tedesco. Altrimenti saranno migliaia le imprese a rischiare la chiusura definitiva con la conseguenza perdita di centinaia di migliaia di posti di lavoro”.
“La chiusura di bar, ristoranti e altri esercizi nel Lazio e nel Viterbese come misura anti Covid – afferma Vincenzo Peparello, presidente della Confesercenti di Viterbo e responsabile regionale area Turismo – come è stato detto a gran voce nella manifestazione svoltasi a Roma lunedì, costituisce un colpo durissimo al settore della ristorazione ed è fondamentale che il governo provveda urgentemente a ristori del 75 per cento del fattorato del 2019, sul modello tedesco, se non si vuol dare un colpo mortare a tutto il comparto. La difesa della salute dei cittadini va assolutamente difesa, ma va anche evitato, con opportune e urgenti misure, che la crisi provochi la chiusura definitiva di migliaia di esercizi”.