Presso i Drive in della Asl di Viterbo, oltre al percorso per l’esecuzione dei tamponi nasofaringei molecolari standard, è stato attivato un secondo percorso per i cittadini che devono sottoporsi a un tampone rapido antigenico.
Questa ulteriore implementazione del servizio erogato consente ai cittadini, per i quali il medico di medicina generale ritiene appropriato l’esecuzione di un test antigenico, di ricevere il referto nella stessa giornata presso i punti di distribuzione. Quello del Riello è stato implementato in prossimità del Tribunale di Viterbo e gestito dai volontari della sezione comunale dell’Avis. I referti vengono distribuiti alle ore 9, alle 12, alle 15 e alle 18.
“La Asl – dice un comunicato – ricorda che, per accedere ai drive in della provincia di Viterbo, è necessario prenotare il tampone tramite la piattaforma della Regione Lazio al link https://prenota-drive.regione.lazio.it/main/home. La modalità di accesso online è molto semplice. Basta avere con sé la ricetta dematerializzata, con la prescrizione effettuata dal medico di medicina generale o dal pediatra di libera scelta, e il codice fiscale ed entrare nella piattaforma regionale. Una volta effettuato l’accesso, si può scegliere il giorno e l’ora di esecuzione del tampone. Al termine dell’operazione, viene rilasciato un codice di prenotazione che il cittadino deve esibire al drive in”.
Tre sono i drive in operativi in tutta la Tuscia: a Viterbo, in località Riello, aperto tutti i giorni, sabato e domenica dalle ore 9 alle 19; presso l’ospedale di Tarquinia, dal lunedì al sabato, dalle 9 alle 14; presso l’ospedale di Civita Castellana, dal lunedì al sabato, dalle 8 alle 13.
“La Asl di Viterbo – sempre nel comunicato – ribadisce, inoltre, che è possibile eseguire i tamponi rapidi nelle strutture private autorizzate dalla Regione Lazio, al costo di 22 euro. In caso di positività, i cittadini eseguono il tampone molecolare standard nella stessa struttura la quale lo invia al laboratorio di Genetica molecolare di Belcolle per la successiva processazione. A tal riguardo, al fine di fornire ai cittadini la corretta informazione, e di dipanare alcuni dubbi rispetto al rapporto tra il numero di tamponi eseguiti presso le strutture Asl e il numero di positivi che vengono comunicati quotidianamente, la Asl di Viterbo interviene con alcune doverose precisazioni. L’Azienda, ogni giorno, da mesi comunica alla cittadinanza il numero delle persone risultate positive al COVID-19 nelle ultime 24, così come altre informazioni che si ritengono utili, tra cui il numero dei tamponi effettuati, sempre nelle ultime 24 ore, da tutti i servizi Asl preposti. In questo dato vengono ricompresi, tra gli altri, i tamponi eseguiti presso i drive in, quelli effettuati a domicilio, nelle scuole, nelle strutture di cura accreditate e nelle case di riposo, e i test eseguiti all’interno delle strutture ospedaliere. I casi di positività fanno, invece, riferimento ai campioni processati dal laboratorio di Genetica molecolare che, nella prima fase dell’emergenza, si attestavano su un numero di circa 250 tamponi refertati al giorno, contro i circa 700 test che vengono processati ora, sempre nell’arco di 24 ore. Inoltre, nel computo dei campioni lavorati dal laboratorio e, conseguentemente, del numero dei positivi comunicati dall’azienda, vanno ricompresi anche i tamponi standard inviati dalle strutture private autorizzate dalla Regione Lazio, a seguito di un referto di positività al test antigenico, nel rispetto delle linee guida ministeriali e della stessa Regione. Questo percorso, grazie anche al rapporto di collaborazione che intercorre con tutte le strutture private accreditate a livello regionale, consente al cittadino, in possesso di un referto di positività all’antigenico, di non doversi recare al drive in, come accadeva in precedenza, per eseguire il successivo tampone nasofaringeo. Allo stesso tempo, questo percorso ha una ripercussione significativa sul rapporto tra tamponi processati e quelli che ottengono un referto di positività al COVID-19, in quanto dalle strutture private giungono al laboratorio di Genetica molecolare esclusivamente i test antigenici con un primo referto di positività. Tutto questo aumenta il livello di appropriatezza e la capacità di far emergere, nella maniera più capillare possibile, i casi di positività al Coronavirus presenti sul territorio”.