Resta confermata l’ordinanza con la quale il 30 ottobre scorso il sindaco di Tarquinia, per fronteggiare l’emergenza Covid, ha disposto la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado presenti in città a far data dal 2 novembre e fino al prossimo 24novembre. L’ha deciso con decreto monocratico il Tar del Lazio, respingendo il ricorso di alcuni genitori, fissando per la trattazione collegiale della controversia la camera di consiglio del prossimo 4 dicembre. Il Tar ha considerato che, ai fini del riscontro dei presupposti di estrema gravità ed urgenza previsti dal Codice, “l’efficacia temporalmente limitata della gravata ordinanza, destinata ad esaurire i propri effetti in data 24 novembre 2020, appare inidonea a determinare le prospettate gravi conseguenze egli irreversibili pregiudizi per scongiurare i quali è chiestala tutela monocratica”. Rilevando poi che “il Dpcm del 3novembre 2020, invocato tra i principali parametri di legittimità della gravata ordinanza, è successivo alla data di adozione della contestata misura emergenziale e che la tutela monocratica non può costituire anticipazione in ordine alla fondatezza o meno del ricorso, ferma restando la necessità di approfondire il perimetro dei poteri sindacali in materia alla luce del quadro normativo di riferimento”, nonché considerato che “l’essere la situazione emergenziale, connessa al contagio, in continua evoluzione, richiede strumenti flessibili che si possano adattare alle contingenze particolari dei singoli ambiti territoriali, alla luce del principio di precauzione e di prevenzione”, il giudice ha rilevato che “i dati sull’andamento dei contagi nel Comune di Tarquinia evidenziano un tendenziale raddoppio dei casi positivi e il triplicarsi del numero dei soggetti in isolamento nel periodo intercorrente tra il 19 e il30 ottobre 2020, seppur non vi siano evidenze sulla affermata saturazione delle strutture di ricovero e cura”.