A partire dal 29 novembre l’ospedale di Montefiascone diventerà una struttura a bassa intensità di cura, in grado di ospitare i pazienti positivi al Coronavirus, non immediatamente dimissibili a domicilio, nelle Rsa o nell’albergo assistito attivato nei giorni scorsi dalla Asl di Viterbo, e che necessitano di una presa in carico assistenziale con minore complessità.
“Da oggi – fa sapere la Asl – i professionisti che operano presso la struttura falisca, insieme con la direzione sanitaria di presidio e con la direzione strategica, sono a lavoro nella definizione di tutti i percorsi organizzativi e dei collegamenti con le altre strutture COVID aziendali che verranno applicati a partire da fine mese. Un periodo di programmazione, di apprendimento e di formazione reso possibile anche grazie alla sospensione temporanea delle attività di reparto, interessato in questi giorni dai lavori di ristrutturazione finalizzati a migliorare il confort alberghiero e a dotare gli operatori sanitari di importanti strumenti gestionali, per una ottimale presa in carico del paziente. Gli interventi che sono in corso di esecuzione presso il reparto di Medicina di Montefiascone sono finalizzati a dare una nuova e più funzionale configurazione all’intera struttura, con il rifacimento di tutta la pavimentazione e la ristrutturazione dei bagni e delle stanze di degenza. Il reparto sarà, inoltre, dotato di un nuovo impianto di chiamata degli infermieri dalle stanze di degenza, con un sistema di tipo ottico-acustico particolarmente indicato per le strutture sanitarie nei reparti di degenza dove necessita un servizio di chiamata infermiere e medico. L’impianto disporrà di una tecnologia moderna a microprocessore con display di segnalazione, lampade fuori porta a led, una unità di chiamata infermieri con luce di tranquillizzazione e una presa testa letto con sgancio in caso di inciampo”.