Niente rimpasto in giunta. Il sindaco Arena, per ora, tira avanti e nonostante tutti gli annunci fatti in piena crisi estiva (quando partì il gran ricatto di Fratelli d’Italia per ottenere il candidato sindaco di Civita Castellana) non metterà mano né alla sostituzione di qualche assessore, né al rimpasto delle deleghe. Il clima dentro la maggioranza sembra per ora migliorato, ma, come il primo cittadino ben sa, c’è poco da fidarsi. Per questo adesso il suo obiettivo primario e l’approvazione del bilancio. Degli altri problemi sul tappeto, a cominciare proprio dal cambiamento della squadra di cui si è attorniato, si parlerà poi.
Resta, in ogni caso, la realtà di un’amministrazione semi-paralizzata, palesemente non in grado di guardare oltre il proprio naso. Colpa delle liti interne, sicuramente, ma anche di una scarsa attitudine da parte di molti a dedicarsi alla vita amministrativa della città. Senza considerare la poca dimestichezza che a Palazzo dei Priori si ha in questo momento storico con lo studio, l’applicazione, la lucidità di pensiero e la capacità di apprendere e rielaborare in funzione migliorativa ciò che ognuno recepisce dalla realtà che lo circonda. Tutte doti che notoriamente non sono… di tutti. Arena questo lo sa, ma preferisce tacere. Meglio non stuzzicare il cane che dorme. Anche perché di cani pronti a ringhiare e a mostrare i denti attorno a lui ce ne sono un bel po’.
Quello che ai più sfugge è però che l’attuale amministrazione, anche se sembra si sia insediata ieri, sta arrivando già al giro di boa, alla metà esatta del suo mandato, che cade a fine 2020. Questo vuol dire che, al netto dei giochi elettorali che solitamente cominciano un anno prima della scadenza di ogni amministrazione, il tempo che resta ad Arena per salvare il salvabile è all’incirca di un anno e mezzo.