Da Giulia Ragonese, consigliera comunale a Vetralla, riceviamo e pubblichiamo.
Come voce politica di questa città è giusto esprimere un profondo dolore per ciò che è accaduto a Willy, ragazzo ventunenne di Colleferro assassinato dalle mani di quattro maschi più grandi di lui, molto forti, molto palestrati, molto violenti, vicini all’estrema destra. E’ capitato a Colleferro, ma non siamo lontani neanche qui, né geograficamente, né purtroppo culturalmente. Ricordo scritte fasciste e razziste a Cura di Vetralla che abbiamo sempre premura di cancellare, minacce di ragazzini seguaci di un Duce mai visto e conosciuto, ma che gridava forte e che tanto ispira i Salvini quotidiani. Quel giorno non sono bastati gli amici a salvare Willy, né passanti coraggiosi. A volte non bastano, perché la furia è troppa. Quella furia nutrita a bocconi di odio, di rabbia contro la diversità, contro chi è più debole, contro chi ci dicono esserci nemico, contro chi ruba il nostro pezzetto di territorio. Se non bastano gli amici a difendere Willy in una rissa, c’è solo bisogno di una grande scorta culturale di conoscenza, di nutrimento di amore, che non è buonismo, ma rispetto della differenza, quella che ci arricchisce e ci contamina. Ciao Willy, combattiamo anche per te per una società meno stupida e cieca, scusaci se questa volta non abbiamo fatto in tempo.
Giulia Ragonese, consigliera comunale a Vetralla