Da Laura Cirilli e Katia Maurelli dell’Associazione Idea una denuncia di maltrattamenti a Bolsena. Una storia di cui molti conoscono i contorni, ma sulla quale nessuno osa intervenire. Spesso succede così nei piccoli paesi.
“Questa non è – dicono – una bella storia. Non è bella perché è una storia di botte e percosse. Le violenze subite dalla donna durano ormai da anni, tutti in paese lo sanno ma nessuno osa parlare. L’ultimo episodio è avvenuto proprio martedì scorso, il 1° settembre, quando lui aveva promesso a lei di andare a cena, ma come al solito non si è presentato. La donna, che aveva preparato una cena succulenta all’ex compagno, dopo una lunga attesa e tante telefonate, stanca di aspettare, alle 21.45 prende il motorino e lo va a cercare, sicura di trovarlo a casa di un suo amico. Dopo aver suonato il campanello di casa senza esito positivo, si attacca al clacson del motorino e incita l’ex a scendere. A questo punto lui le compare davanti e comincia a prenderla a calci con scarponi antinfortunistici. Lei trova la forza di scappare, ma una volta arrivata a casa, si distende sul divano e stremata non avverte le forze dell’ordine”.
“Tra i due – dicono Laura Cirilli e Katia Maurelli – c’è una relazione che dura da quaranta anni. Hanno un figlio. Lei è invalida civile al 100% e non ha mai denunciato il suo aguzzino. Fino ad oggi. Oggi ha deciso di parlare e lo fa attraverso queste righe, dettate dalla sofferenza, dalla stanchezza e dalla voglia di riscatto. L’Associazione Idea Bolsena è vicina alla donna e chiede una maggiore sensibilizzazione e attenzione da parte delle forze dell’ordine, degli assistenti sociali e del Comune. Quante sono, nella nostra comunità, le donne che subiscono violenza di ordine fisico, psicologico ed economico? L’omertà è una piaga sociale che va contrastata con una narrazione lucida dei fatti. Quando si sceglie l’omertà lo si fa per un misto di paura e di connivenza. L’Idea, in quanto associazione di promozione sociale e culturale, è portatrice di valori di civile e amorevole convivenza all’interno della propria comunità”.
Sul territorio sono operativi due centri di ascolto per le donne: a Orvieto è attivo “L’Albero di Antonia” con servizio di accoglienza h24 (tel. 0763300944, regionale: 800861126); a Viterbo ci si può rivolgere all’associazione culturale “Erinna” (tel. 0761342056).