L’arrivo di migranti sul territorio comunale, con alcuni che si sono allontanati dal centro di accoglienza, è motivo per il sindaco Angelo Giuliani di chiedere l’istituzione in città di un commissariato di polizia.
“Ci sono elementi di estrema gravità – dice Giuliani in una lettera al ministro degli interni – intervenuti nelle ultime ore, che destano, se possibile, ancora più sconcerto nell’opinione pubblica e preoccupazione in termini di emergenza sanitaria e sociale. L’elemento nuovo è la fuga, che assumerebbe caratteri grotteschi se non fosse in ballo la salute dei cittadini, di due degli otto migranti trasferiti dal centro di Proceno al centro di accoglienza Carpe Diem di Orte. Tale notizia, immediatamente lanciata dagli operatori della stampa – e qui è lecito interrogarsi su forme e modi di indebita divulgazione di notizie che potrebbero compromettere il ritrovamento dei fuggitivi – non è stata comunicata alle autorità amministrative locali, le quali inevitabilmente – e ingiustamente – sono prese a bersaglio per questi fatti sconcertanti”.
Giuliani richiama quindi i dati statistici sull’immigrazione in paese: “Alla luce di quanto accaduto, vale la pena richiamare i dati statistici ufficiali che riguardano l’immigrazione a Orte (2002 stranieri registrati su 9449 abitanti, pari al 21,19% della popolazione residente, percentuale doppia rispetto alla provincia di Viterbo e alla regione Lazio e tripla rispetto a tutto il territorio nazionale), ma a questi è necessario aggiungere un dato ancora più eclatante, vale a dire la presenza di un vero e proprio popolo fantasma che si manifesta nella nostra città nelle ore notturne, salvo poi scomparire per varie attività nella capitale o nelle vicinanze della stessa, con sostanziale impossibilità di monitoraggio in ordine al numero e all’identità delle persone, anche in previsione del controllo sanitario al Covid”.
Alla luce di questo scenario, il territorio, nota il sindaco, è di fatto “incontrollabile con i mezzi attuali, nonostante lo sforzo profuso dai carabinieri e dalla polizia locale, caratterizzata da un gravissimo sottorganico del personale di sicurezza, che necessita di misure urgenti per contrastare non solo la microcriminalità, ma anche i comportamenti contrastanti con il convivere civile anche in tema di prevenzione e controllo territoriale con servizio di pronto intervento”.
“A tal fine – aggiunge, rivolgendosi al ministro Lamorgese – ferma restando la richiesta urgente di essere ascoltati per esporre in modo approfondito le criticità sul nostro territorio, in primo luogo si richiede che non vengano più allocati nuovi migranti nel territorio comunale, vista la saturazione del bacino alla luce dei dati sopra riportati. Allo stesso tempo, si richiede con urgenza l’istituzione di un commissariato di polizia operativo, che possa dotare il territorio di servizi amministrativi connessi al fenomeno migratorio, e al contempo svolga una azione di prevenzione e repressione di tutti quei comportamenti che ancora ostacolano la normalizzazione della vita civile all’interno della nostra Comunità”.