La banda musicale Ferentum di Grotte Santo Stefano festeggia i cento anni domani, sabato 1 agosto, con un concerto, alle 19,30, nell’ambito di “Ferento 2020. Appuntamenti al tramonto”. Prosegue la stagione estiva nell’antico teatro romano di Ferento (solo cavea con distanziamento nel rispetto delle norme anti Covid 19), organizzata dal Consorzio Teatro Tuscia, assegnatario del bando del Comune di Viterbo, con il sostegno della Fondazione Carivit, di Ance Viterbo e con la direzione artistica di Patrizia Natale, in collaborazione con Archeotuscia onlus e TusciaE20.Il concerto sarà “Un incontro musicale – tra tradizione e modernità”. L’associazione culturale musicale di Grotte Santo Stefano “Banda Musicale Ferentum” ha come attività principale l’esecuzione di musiche originali per banda e di brani classici trascritti per banda, nonché la diffusione della cultura musicale mediante organizzazione di rassegne, concerti e seminari rivolti al pubblico. Si iniziò a parlare di Banda nel lontano 1920 quando un piccolo gruppo di abitanti di Grotte S. Stefano, frazione del comune di Viterbo (oggi conta 4500 abitanti), appassionati di musica, costituì un comitato che, affrontando personalmente le spese necessarie, si adoperò per far conoscere la musica a tutti quelli che lo desideravano.Fu così che arrivò a Grotte S. Stefano il primo maestro Lacerenza, cui seguì dopo poco il maestro La Vicina, e infine il maestro Sebastiano Rapisarda. Fu proprio sotto la direzione di quest’ultimo che la banda, composta da circa venti elementi, si esibì per la prima volta sulla piazza del Comune di Grotte S. Stefano.Non erano molti, ma riuscirono a trasmettere la loro passione per la musica così bene, che dopo poco più di un anno l’organico arrivò a circa cinquanta elementi. Il 15 luglio 1922 fu costituita la “Società Musicale Ferentum” con lo scopo di sostenere la Banda nella sua opera educativa e ricreativa. Dopo qualche tempo, la direzione della Banda fu affidata al maestro Etolo Braccioni che guidò e istruì i musicanti per oltre 40 anni.Nel 1976 la Banda si è data una veste più moderna, senza peraltro abbandonare il repertorio classico-sinfonico che tanta fama le aveva dato, inserendo nel proprio organico un gruppo di Majorettes, istruite e dirette con grande passione da Cristina Gioiosi, fino al 2002.La direzione della banda, dopo il ritiro del maestro Braccioni per raggiunti limiti di età, è stata affidata, nell’ordine, ai maestri D’Ambrosio, Evo Bonsanti e Antonio Bossone.Dal 1983 al 2002 ha diretto la banda il maestro Vincenzo Gioiosi, seguì il maestro Pierluigi De Santis fino al 2016 per poi passare la direzione all’attuale maestro, Maurizio Nerbano.Dal momento della fondazione fino ai giorni nostri, il complesso bandistico, per la competenza e la serietà dei propri componenti, è riuscito a portare il suo contributo culturale in molte zone della regione e in buona parte del territorio nazionale. Per ben 15 anni ha preceduto e cadenzato il passo dei “Facchini” durante il trasporto della Macchina di Santa Rosa a Viterbo.