Continua a far discutere la situazione della farmacia dell’ospedale di Montefiascone, punto di riferimento per centinaia di anziani e malati cronici dell’Alta Tuscia costretti a servirsene per ottenere i farmaci previsti nei piani terapeutici. E’ aperta solo due giorni a settimana, i cittadini devono stare per ore in fila sotto il sole, senza possibilità di sedersi. Da considerare, inoltre, che i farmaci vengono distribuiti da una finestra. Dopo le proteste della settimana scorsa, quando più di una persona si è sentita male, lunedì la Asl ha mandato sul posto un altro farmacista e ha fatto aggiungere qualche sedia in più.
La situazione tuttavia resta gravissima. Come detto, i medicinali vengono distribuiti attraverso una finestra, mentre le persone devono attendere il proprio turno nel cortile dell’ospedale, che – scrive il Corriere di Viterbo – ha più l’aspetto di un cantiere non ancora ultimato che di un presidio ospedaliero vero e proprio.
Sul piede di guerra i sindaci di Acquapendente e Montefiascone, Angelo Ghinassi e Massimo Paolini: “Nei prossimi giorni – dice quest’ultimo – mi recherò nel luogo per capire meglio la situazione. Inoltre, mi incontrerò con il sindaco di Acquapendente, con il quale c’è piena sintonia. Insieme si possono trovare le soluzioni. Ma per fare questo deve esserci collaborazione da parte della Asl”. Nel frattempo il consigliere provinciale di “Per i beni comuni”, Fabio Valentini, chiede al presidente della Regione Zingaretti di intervenire per tutelare gli ospedali periferici, “che invece dovrebbero essere sostenuti per coerenza alla nostra idea di diritto alla salute, di presidio delle aree interne anche per prevenirne lo spopolamento e per arginare situazioni come l’emergenza Covid”.
La farmacia di Montefiascone, come detto, è aperta al pubblico solo due volte a settimana, il lunedì e il venerdì dalle 9.30 alle 13.