Firmato ieri tra il presidente di Fondazione Vulci Gianni Bonazzi e il direttore del museo tedesco Wolfgang David, alla presenza del vicesindaco Luca Benni e dell’assessore alla cultura e al turismo Silvia Nardi, l’accordo per l’organizzazione di una mostra sugli etruschi di Vulci che sarà inaugurata i primi di dicembre di quest’anno e resterà per cinque mesi a Francoforte.
La mostra, finanziata interamente dal Museo archeologico di Francoforte sul Meno, prevede l’esposizione dei reperti rinvenuti nei fortunati scavi effettuati negli ultimi anni nella Necropoli dell’Osteria e in quella di Poggetto Mengarelli.
Faranno così bella mostra di se i corredi della Tomba delle Mani d’Argento con la straordinaria new entry della testiera di cavallo in bronzo e cuoio, appena finita di restaurare dall’Istituto Centrale per il Restauro del MIBACT, la Tomba dello Scarabeo Dorato – in questo momento esposta alla mostra Rasna di Bologna – e la Tomba della Truccatrice con la rarissima coppa tolemaica, solo per citarne alcuni. La mostra è curata dallo stesso Wolfagang David, da Alfonsina Russo direttore del Parco Archeologico del Colosseo, da Simona Carosi funzionario della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Roma la provincia di Viterbo e l’Etruria Meridionale e da Carlo Casi direttore scientifico di Fondazione Vulci.
Questa esposizione è solo il primo passo di un programma di collaborazione molto più ampio che prevede per il 2021 l’inizio delle ricerche archeologiche a Vulci del Museo e dell’Università di Francoforte e per il 2022 la compartecipazione al progetto europeo sul culto di Mitra che vedrà l’allestimento del Mitreo di Vulci presso il museo tedesco.