Male la “prima” del mercato al Carmine. Un po’ di gente, in verità, tra i banchi ha anche girato, ma a detta degli ambulanti erano tutti residenti del quartiere, più attratti dalla novità che dalla voglia di fare acquisti. Al termine della giornata, tutti hanno detto di aver registrato incassi inferiori a quelli medi del Sacrario fino al 300 per cento. Se prima un ambulante riusciva a fare 400-500 euro, ieri si è dovuto accontentare di pochi spiccioli: 100-150 euro. Una miseria che rischia, a detta delle associazioni di categoria, di arrecare seri problemi ai bilanci di circa ottanta famiglie.
Oltre a ciò, vanno registrati anche problemi di carattere logistico. Molti, per non intralciare il passaggio delle auto e bloccare la circolazione nel quartiere, sono stati costretti a montare i banchi sui marciapiedi. Un disastro, insomma. In tutti i sensi. Mentre nel frattempo il Sacrario, come sabato scorso e quindici giorni fa, è rimasto praticamente vuoto.
Morale: il trasferimento forzato non sembra affatto invogliare la gente ad andare in centro per fare acquisti nei negozi, come sostenuto e forse sperato dall’amministrazione comunale. Tutti scontenti e se questi sono i presupposti ci sarà la necessità da parte del Comune di rivedere i piani.
Sabato prossimo gli ambulanti, che per due settimane in segno di protesta non hanno aperto i loro camioncini per vendere la merce, torneranno comunque al Carmine per una nuova prova. Se andrà male anche stavolta, “marceranno” su Palazzo dei Priori per chiedere di trovare subito una soluzione alternativa. Da notare che ieri mattina hanno aperto i banchi quasi tutti gli assegnatari dei posti, mentre sono mancati all’appello gli spuntisti, gli ambulanti cioè sprovvisti di licenza che la mattina si presentano sul posto per occupare gli eventuali spazi liberi.