L’avevano detto ed era effettivamente così. Giovanni Scivola e Maurizio Conte, membri della commissione per il concorso pubblico della Asl per la copertura di due posti a tempo indeterminato di collaboratore tecnico ingegnere – ingegnere elettrico/meccanico categoria D, non sono laureati.
Sbagliato dunque, come rilevato con puntualità da questo giornale, quanto scritto nella determina di nomina della stessa commissione, dove accanto ai nomi dei due compariva la qualifica di dottore. E’ stata la stessa Asl ad ammettere lo sbaglio. Lo ha fatto nella comunicazione pubblicata qualche ora fa con cui si dà conto dell’esito della prova scritta svoltasi il 26. Stavolta accanto ai nomi dei due commissari, nello spazio delle firme, sono state giustamente messe le diciture di signor per quanto riguarda Conte e di geometra relativamente a Scivola.
La Asl dunque, dopo la segnalazione di questo giornale, come già accaduto in altre occasioni, è corsa ai ripari. O almeno crede di averlo fatto. Infatti, non è così. Restano in particolare tutti i dubbi già sollevati in questa sede sulla loro stessa presenza all’interno della commissione. Come si può far giudicare degli ingegneri a chi possiede un titolo di studio inferiore? Quali competenze hanno questi due commissari per valutare le prove scritti ed orali, oltre che i titoli, di un profilo altamente specialistico qual è appunto quello di ingegnere?
Nell’attesa che la Asl risponda, ci si chiede anche come mai gli ordini professionali non prendono posizione.