Scontro all’interno della giunta Arena per il calcinculo montato a piazza degli Almadiani in occasione del Carnevale e mai messo in funzione per ragioni di sicurezza e per i vincoli della Sovrintendenza. Risultato: la giostra, che avrebbe dovuto fare la gioia dei bambini, sta ancora lì, in attesa di essere smontata ed eventualmente rimontata in un altro luogo. Non si è ancora capito uguale.
L’organizzazione del Carnevale, ma soprattutto il giostraio, al quale prima hanno dato i permessi e poi hanno fatto spegnere i motori, sono su tutte le furie. Da un lato viene contestato il provvedimento del prefetto (è stato lui formalmente a impedire l’accensione del gioco), dall’altro si punta il dito contro una presunta divergenza di vedute (eufemismo) tra le assessore Laura Allegrini e Alessia Mancini. Proprio in questa divergenza andrebbe ricercata l’origine della decisione del prefetto o quantomeno la goccia che ha fatto traboccare il vaso al punto da indurlo a vietare la messa in funzione della giostra.
Di fatto, sembra che sia stata la stessa Laura Allegrini, preoccupata dalla reazione che avrebbe potuto avere la Sovrintendenza se si fosse accorta di quanto stava accadendo, a sollecitare l’intervento del rappresentante del governo. In ciò avrebbe tenuto all’oscuro la Mancini. Il punto però è che il divieto sarebbe stato posto senza riunire il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. E così, all’indirizzo del prefetto e dello stesso sindaco, è partita una lettera, firmata dal tecnico (Tomei) che si è occupato del montaggio della giostra, nella quale si riafferma invece l’assoluta sicurezza dell’impianto.
Nel frattempo, mentre i gestori del gioco, si apprestano a chiedere i danni al Comune per i mancati introiti, monta anche la rabbia dei banchisti del mercatino dell’antiquariato, che dopo aver prenotato e pagato la tassa di occupazione del suolo pubblico sono stati costretti a spostarsi nelle vicine piazza della Repubblica e via Ascenzi in quanto i loro spazi erano indisponibili proprio per la presenza del calcinculo.
Insomma, l’ennesimo caos creato dalla giunta Arena, con Lucio Matteucci, organizzatore del Carnevale, che dà spazio a tutta la sua rabbia sui social: “Questa porcata – ha scritto – ha alle spalle un padre di famiglia che si spacca la schiena per lavorare. Dopo che gli hanno dato il permesso, ora nessuno gli rimborserà il suo investimento. Per me le porcate sono altre, come la chiesa degli Almadiani praticamente in malora, e non una giostra che serve per far divertire i bambini”.
Un’ultima curiosità. A mettere zizzania all’interno del Comune ci avrebbe pensato anche Chiara Frontini. Sarebbe infatti stata lei la prima a sussurrare nelle orecchie di alcuni che la giostra lì non ci poteva stare.