La posizione di Luisa Ciambella sulla Talete – avevano detto la segretaria provinciale del Pd, Manuela Benedetti, e quella del circolo unico di Viterbo, Patrizia Prosperi – non corrispondo alla linea del partito. Pubblichiamo la risposta della Ciambella.
Care Emanuela e Patrizia, nel rispetto pieno delle mie prerogative di consigliere comunale mi occupo non di indirizzi politici ma di problemi amministrativi a tutela della cittadinanza viterbese. Le tariffe dell’acqua e la buona è corretta amministrazione di una società in cui il Comune di Viterbo è socio di maggioranza relativa sono di pertinenza esclusiva del consigliere nella sua doverosa attività di controllo e vigilanza. Interrogare su questo, supportata da atti e documenti, è mio dovere. La linea politica spetta al partito, ma le tariffe e la gestione di Talete non sono linea politica. Mi spiace che senza aver ascoltato la mia lunga e articolata relazione fatta in Consiglio siate arrivate a conclusioni distanti dalla realtà. Non ho mai detto che si debba far fallire Talete. Ho dimostrato che il lavoro svolto sin ora non ha messo in sicurezza la società, né garantito i diritti dei cittadini, ho chiesto quindi di elaborare un nuovo modello gestionale come molte altre realtà in Italia hanno fatto con successo, in collaborazione con la Regione Lazio e il Ministero dell’ambiente. Peraltro entrambi governati dal centrosinistra e dal Partito democratico. Care amiche, vi consiglio di ascoltare ciò che ho realmente detto e solo dopo esprimervi su una materia gestionalmente così complessa. Se vorrete io sono a disposizione per confrontarci sugli atti. Sono rammaricata che proprio il Pd che Zingaretti vuole come partito aperto e trasparente, che deve dare parola agli ultimi, disapprovi l’azione squisitamente amministrativa di chi vuole tutelare gli interessi della propria comunità e chiede per questa una gestione corretta della società. Nessun partito può imporre al consigliere di non esercitare in coscienza il dovere di verifica e controllo perché la gestione di un bene pubblico, quale è l’acqua, sia trasparente, limpida e con tutti i crismi di legalità e legittimità. Sono certa che non abbiate mai pensato di censurare l’azione di un consigliere a favore della cultura della legalità e della trasparenza nella società partecipata più grande del comune di Viterbo. Mi preme comunque sottolineare che mai sacrificherei la tutela dei diritti dei cittadini e delle nostre comunità sull’altare di una presunta linea politica che non li rispetta.
Care amiche, sapete bene che la differenza tra il Pd e ogni altro partito è la difesa e la ricerca della legalità e la tutela dei più deboli, per questo non abbandono l’idea che dopo un confronto sui fatti possiamo trovarci insieme a sostenere questa battaglia fatta nel solo ed esclusivo interesse di salvaguardare un diritto fondamentale di tutti cittadini.
Un caro saluto.
Luisa Ciambella (capogruppo Pd al Comune di Viterbo)