Piero Camilli va alla guerra in vista delle elezioni per l’elezione del Consiglio di amministrazione del Consorzio di bonifica dell’Etruria meridionale e della Sabina fissate per domenica 9 febbraio. Con lui l”esercito” degli Agricoltori riuniti (Cia, Confagricoltura e Copagri), che hanno presentato ricorso al Tar e al presidente della Repubblica per invalidare l’esclusione delle loro liste da tre sezioni elettorali su quattro.
Se a fronte di questa situazione, il commissario dell’ente, Luciana Selmi, nominata dalla Regione, non sospenderà il voto annunciano inoltre di presentare un ulteriore ricorso per chiederne l’invalidazione.
“Il provvedimento che noi contestiamo – ha spiegato Piero Camilli ieri mattina in una conferenza stampa in Camera di commercio – è stato adottato dal commissario straordinario, Luciana Selmi. L’ingiusta esclusione delle nostre liste è avvenuta in accordo con l’Anbi Lazio, l’Associazione regionale dei consorzi di bonifica, di cui è direttore Andrea Renna, ex direttore di Coldiretti Viterbo”. “Coldiretti che – a detta di Camilli e delle altre associazioni – vuole mettere le mani sul Consorzio. Lo vuole fare per ragioni politiche, mentre noi di Agricoltori riuniti, che rappresentiamo i veri interessi degli agricoltori e la stragrande maggioranza della produzione agricola, siamo stati esclusi dalle elezioni con giochetti vergognosi”.
Agricoltori riuniti è stata l’unica lista ammessa delle quattro presentate dal gruppo Cia, Confagricoltura e Copagri. “I candidati che ha proposto Coldiretti – ancora Camilli – sono tutti ex politici, ex funzionari. Chiunque, fuorché agricoltori. Invece nella nostra lista ci sono solo rappresentanti del settore primario”.
Dello stesso tenore i giudizi espressi dagli altri, tra cui Remo Parenti, presidente di Confagricoltura: “Siamo stati fatti fuori per un cavillo giuridico, con un regolamento che è un abominio giuridico. Se il 9 febbraio si vota, faremo ricorso per annullare le elezioni”. Strali contro il commissario, “che si sarebbe dovuto impegnare per favorire, in mancanza di un accordo unitario tra le rappresentanze dei consorziati, una competizione elettorale democratica e trasparente. Invece, ha preso provvedimenti che hanno escluso le nostre liste a favore di Coldiretti”.
Martedì 4 febbraio ad Acquapendente protesta degli agricoltori viterbesi, in contemporanea con una che si svolgerà a Rieti.