E proprio il giorno prima della manifestazione a piazza delle Erbe, e cioè venerdì 24 gennaio, Nocchi e Arena, consapevoli delle proteste che sta suscitando questa nuova annunciata ondata di rincari dell’acqua – che rischia di mettere in serio pericolo migliaia e migliaia di famiglie – si recheranno a Roma. Andranno ad incontrare i dirigenti di Arera per avere rassicurazioni (o meno) circa il finanziamento di quasi quaranta milioni chiesto da Talete per risanare i conti della società e attuare un piano di investimenti. Come si ricorderà, nell’assemblea dell’Ato del 30 dicembre lo scatto degli aumenti è stato subordinato alla concessione di questi soldi. Per Arena e Nocchi, a fronte di un eventuale sì di Arera, sarà più facile fronteggiare le proteste. O almeno, ci sperano.
Fatto sta che adesso andranno “a piangere miseria” all’Autorità. Della delegazione dovrebbero far parte, oltre al presidente di Talete, Andrea Bossola, anche altri sindaci di Comuni importanti, ma fino all’ultimo momento non si avrà certezza di chi effettivamente parteciperà. Una cosa è certa: se l’incontro non salterà (cosa sempre possibile viste le precedenti dis-avventure di Nocchi e Arena a Roma, riferimento al viaggio in Regione per chiedere aiuto a Zingaretti annunciato a più riprese, ma mai fatto), la giornata dovrebbe essere decisiva per sapere di che morte morirà Talete. O meglio, per conoscere a cosa devono effettivamente prepararsi i cittadini della nostra provincia.