
E adesso leccano tutti le ferite. Il sindaco Arena, che ha giurato: “Mai più una pista di ghiaccio a piazza San Lorenzo”. Alvaro Ricci, che vuole i nomi dei colpevoli e punta il dito contro il Comune che non avrebbe vigilato.
Il punto della discussione sono i danni accorsi alla pavimentazione di piazza San Lorenzo, che andrebbero fatti risalire a quella lastra di ghiaccio artificiale montata su una pedana al centro della piazza durante il periodo delle feste.
Il problema è che leccarsi le ferite dopo che il danno è stato fatto non serve a nessuno. E infatti, visto che della precarietà di piazza San Lorenzo si parla ormai da mesi, perché il sindaco non ha detto di no prima? A dire basta adesso sono capaci tutti. E Alvaro Ricci? Beh, pure lui, che si definisce così sensibile al decoro e alla conservazione della città storica, non poteva protestare prima che la pedana la montassero? Si sveglia solo ora? Lui poi che sono mesi che è sceso in piazza (quella dei social e dei siti Internet ovviamente, di manifestare in quella vera ben si guarda) per mobilitare la città affinché, dopo le crepe al loggiato di Palazzo dei Priori, ritrovi uno scatto d’orgoglio a difesa della sua storia… Ma dai, non gli crede nessuno…
La verità è che ancora una volta in questa città vince l’ipocrisia. Arena e Ricci così diversi e così uguali.