Si riuniscono il 15 i sindaci della provincia per il rinnovo del Comitato di rappresentanza della Asl, organo con compiti di vigilanza ed indirizzo sulla sanità locale. Finora i vari Comitati che si sono succeduti hanno sempre svolto piuttosto male il loro lavoro, accettando le decisioni della direzione generale e della Regione senza colpo ferire. E invece non dovrebbe essere così.
Spesso nell’elezione dei cinque membri del Comitato, cui concorrono in base al peso demografico dei loro Comuni tutti e sessanta sindaci della Tuscia (Viterbo come Comune capoluogo è l’unico ad essere rappresentato automaticamente), si assistito a contrapposizione tra centrodestra e centrosinistra: sarà anche stavolta così? Di sicuro, molti interpretano l’ingresso nel Comitato di rappresentanza come un’opportunità in più per gestire una piccola fetta di potere, da qui gli equilibrismi che, prima della votazione, vedono i “capi-bastone” impegnati ad individuare i fortunati da far accedere nell’organismo. Tra l’altro, va segnalata al riguardo una riunione che lunedì pomeriggio il coordinatore provinciale di Forza Italia, Alessandro Romoli, terrà con la segretaria del Pd Manuela Benedetti. L’incontro seguirà di qualche ora un vertice, previsto per la mattina, del centrodestra. Cosa si diranno? Romoli porterà la lista della spesa?
Incerti al momento anche gli equilibri che potrebbero scaturire dalle votazioni: potrebbe finire 4 a 1 o 3 a 2 per il centrodestra. Tutto dipende, come accaduto con le elezioni provinciali, dalla capacità di persuasione che avrà il partito viterbese della Regione Lazio. “Partito” che, c’è da giurare, metterà in campo tutte le sue arti migliori per portare qualcuno dalla sua parte.
Al di là dei sindaci prettamente politicizzati (nel senso di essere schierati per partito preso da una parte o dall’altra) ce ne sono altri più possibilisti. La speranza è che tutti si diano la possibilità di formare un organismo davvero in grado di incidere sulle scelte della sanità locale, dato che i problemi sono davvero tanti e grandi.