Alle dichiarazioni di Arena è seguita la replica di Barelli. Che, a un certo punto, sostiene di essere l’ossessione del sindaco come Salvini lo è di Conte. In altri termini, lui (Barelli) è Salvini e Arena è Conte. Come al solito il consigliere-avvocato vola oltre le sue possibilità. Anche nelle metafore. Ma se lo vengono a sapere Conte e Salvini? Probabilmente lo querelerebbero.
Sentitelo: “Le dichiarazioni del sindaco Arena si commentano da sole.
Ciò che sconcerta di più tuttavia è che in 100 righe non entra nel merito di tutto quello che ha annunciato da un anno e mezzo (casi rifiuti e piscina su tutti) e che, noi come ‘opposizione, abbiamo sottolineato, ma preferisce invece attaccarmi in modo sgangherato sul piano personale. Sono disponibile ad un confronto pubblico con il primo cittadino su tutti i temi amministrativi che abbiamo sollevato, ribadendo il mio giudizio assolutamente negativo sul suo operato. Evidentemente sono diventato il suo unico alibi, una piccola ossessione, un po’ come il presidente Conte per Salvini. I viterbesi giudicheranno tutti, non solo me e lui, questo è certo, io però a differenza di Arena non ho tutte queste certezze o meglio, io non scommetterei su nulla… Un’unica cosa mi sento di dirgli chiamandolo per nome senza paura differentemente da lui: “Giovanni stai sereno”.
Qui, caro Barelli, devi stare sereno pure tu, però.