A Vetralla l’amministrazione comunale riorganizza la Vetralla Servizi diminuendo diritti e tutele per i lavoratori.
Lo denunciano Cgil, Cisl, Ugl e Usb in seguito alla decisione della giunta Coppari di modificare il contratto dei dipendenti, facendoli passare, dopo due anni di trattative sindacali cadute nel vuoto, dal comparto del commercio a quello dei multiservizi.
“Il Comune – spiegano i sindacati – aveva annunciato la volontà di cambiare il contratto di riferimento nel 2017, adducendo come motivazione la necessità di razionalizzare il lavoro, rendendo le retribuzioni più congrue alle mansioni svolte. Motivazioni, queste, contestate fin da subito da tutte le sigle sindacali. Il Comune infatti non può parlare di razionalizzazione quando al suo interno la Vetralla Servizi ha stipulato vari tipi di contratti, pensiamo ai lavoratori degli asili nido e delle strutture di accoglienza inquadrati con l’Aninsei. Inoltre, le mansioni svolte dai lavoratori sono, nella realtà, previste per intero nel contratto degli enti locali e non certo nel multiservizi”.
In due anni di trattativa, il Comune si è mostrato un muro di gomma, nonostante i sacrifici già fatti dai lavoratori, come dimostra ad esempio la rinuncia alle ore di permesso, “accettata – fanno ancora notare i sindacati – per mantenere in piedi servizi essenziali per la comunità come gli asili nido, la biblioteca e i servizi sociali”.
Conclusione: “I tentativi del Comune di potenziare le attività già svolte dalla Vetralla Servizi, aggiungendone di nuove, non deve comportare un peggioramento dei livelli, dei salari e delle tutele per i lavoratori. Sicuri che il Comune, con il passaggio imposto al contratto multiservizi, non stia cercando soltanto di diminuire i diritti dei lavoratori, pretendiamo che l’azienda torni a trattare sul terreno già tracciato da tutte le sigle sindacali. Questo è l’unico percorso condiviso ed approvato dai lavoratori”.