Sarebbe in arrivo un ulteriore aumento delle bollette dell’acqua. Più sette per cento. L’ha detto il presidente di Talete, Andrea Bossola, durante un’audizione in Consiglio comunale a Civita Castellana. Il rincaro sarebbe immediato.
Per i cittadini della Tuscia l’ennesima beffa, visto che le bollette furono già aumentate l’anno scorso con la scusa di ottenere un finanziamento di 35 milioni da Arera, che però non è mai arrivato. Adesso quest’altra novità, che certamente aumenta il clima di grande caos all’interno del gestore idrico.
Alla base della decisione la situazione disastrosa in cui versa il bilancio. Secondo quanto detto dall’amministratore ai consiglieri comunali, a questa misura va aggiunta la ricapitalizzazione pari a quaranta milioni di euro, che, ognuno per la propria quota parte, dovranno sborsare tutti i Comuni della provincia che sono soci di Talete. La situazione sta insomma precipitando, mentre è slittato a data da destinarsi l’annunciato pellegrinaggio a Roma del sindaco di Viterbo, Giovanni Arena, e del presidente della Provincia, Pietro Nocchi, per chiedere un intervento della Regione.
Le parole di Bossola hanno mandato in fibrillazione la minoranza consiliare, mentre sembra aver assunto un atteggiamento per il momento più attendista il sindaco Franco Caprioli e gli altri rappresentanti della Lega. Stupore ed incredulità per le parole del sindaco Caprioli – che, di fronte alle affermazioni di Bossola, si è limitato a prendere atto che le strade indicate dal presidente sarebbero le uniche percorribili per non far fallire la società – sono stati espressi da Forza Italia, Partito democratico e Rifondazione comunista: “Siamo letteralmente stupefatti, sia come consiglieri comunali, ma soprattutto come cittadini che, pagando le esose tariffe Talete, non capiscono come si possa difendere in maniera così spudorata l’azione della società”. “Quanto annunciato da Bossola – hanno aggiunto – è l’ennesima stangata per la popolazione, che sarà costretta a pagare di tasca propria gli errori di una gestione disastrosa della nostra acqua, senza sapere con certezza se questi sacrifici produrranno gli effetti desiderati”.