Che non si farebbe per un po’ di pubblicità. Chiedetelo ai consiglieri comunali Giacomo Barelli e Alvaro Ricci, protagonisti, durante l’ultimo Consiglio comunale, della presentazione di un emendamento al bilancio per reperire 25 mila euro da destinare a interventi di restauro del loggiato di Palazzo dei Papi.
I soliti noti – così vanno ormai chiamati i due vista l’agitazione che li caratterizza ogni volta nell’aula, con conseguente grave pregiudizio ai danni dei lavori dell’assemblea – stavolta hanno fatto però un buco nell’acqua. La proposta infatti non è passata, e non per l’insensibilità di qualcuno, ma semplicemente perché non stava tecnicamente in piedi. In compenso, sono andati a finire sulla prima pagina del sito Internet che li adora, ma il bluff lascia il tempo che trova.
Va detto innanzitutto che su Palazzo dei Papi, che è di proprietà della Curia, ha competenza la Sovrintendenza. Il Comune non c’entra nulla. Questo significa che qualsiasi azione che il Comune volesse promuovere per la salvaguardia del monumento simbolo della città dovrebbe essere concordata, tramite convenzione, con il legittimo proprietario e i funzionari ministeriali competenti. In altri termini, non ha semplicemente senso mettere soldi per un capitolo di cui nessuno è stato informato o meglio prima di aver sottoscritto un protocollo di intenti proprio con la Curia e la Soprintendenza. Ciò è tanto più vero se si considera che la somma stanziata oggi con un emendamento al bilancio andrebbe impegnata entro il 31 dicembre, fatto impossibile da realizzare visto che stiamo già al 30 novembre.
Che le cose funzionano così Ricci e Barelli dovrebbero saperlo bene, il primo soprattutto, dato che si considera grande esperto di bilancio. Ma allora perché la sceneggiata in Consiglio? Semplice per “comprarsi” un po’ di pubblicità a buon mercato presso chi, come loro, non perde occasione per mandarla in caciara. Poco importa se tutto ciò è fumo negli occhi dell’opinione pubblica. Fumo e inganno. Bluff e manipolazione.
Fatto sta che il Consiglio comunale ha fatto barriera e li ha implicitamente mandati a quel paese, pure perché 20 mila euro non nulla per un monumento come quello, che richiede interventi di centinaia e centinaia di migliaia di euro.