Si sono dati appuntamento al parcheggio di Molegnano ad Orte Scalo, quello in cui lasciare l’auto da settembre costa una tombola, e insieme hanno ripreso la strada di casa a 20 all’ora.
Come promesso, è andato in scena ieri sera il Lumaca black friday, manifestazione di protesta dei pendolari non residenti “vessati” dall’amministrazione comunale ortana.
Come si ricorderà, l’abbonamento mensile per parcheggiare è passato da 24 a 37 euro. In un anno fanno 444 euro, quasi il costo annuale per il treno e i mezzi pubblici a Roma. Per chi prende stipendi di 1500 euro o addirittura meno è una tragedia se si considera che c’è poi da mettere il costo della benzina per andare alla stazione e arrivare a casa. La maggior parte di questi pendolari, studenti e lavoratori, arriva dai comuni vicini: Vignanello, Vallerano, Canepina, Soriano, Bassano, Vasanello, Gallese, ma anche Vitorchiano e Viterbo. Poi ci sono gli umbri: Amelia, Narni, Penna in Teverina, Avigliano o addirittura più su fino a Montecastrilli.
“Il sindaco – spiegano – dice che dai pendolari non residenti non arriva valore aggiunto ma solo inquinamento e pericolo per l’incolumità dei pedoni. Bene, per non essere più pericolosi e inquinare meno, abbiamo deciso di andare alla minima velocità possibile: a 20 chilometri orari, in modo da dar vita a una fila di macchine lungo l’arteria principale della città”.