Gravi criticità nell’area cardiologica della Asl. La denuncia arriva dalla Fp Cgil Medici, che si definisce incredula “di fronte all’inerzia della direzione strategica della Asl” nei confronti dei problemi che investono il servizio.
“Ci aspettavamo – si dice in una nota – che dopo ben due note sindacali e il nostro recente comunicato del 15 novembre in cui, non solo si evidenziavano le criticità, ma si fornivano anche importanti spunti per la riorganizzazione del settore, ci fosse una reale presa di coscienza da parte della direzione aziendale. Volevamo stimolare una revisione dell’organizzazione dell’area cardiologica al fine di tutelare il diritto alla salute dei cittadini e la salute degli stessi operatori sanitari. Eravamo convinti che fosse arrivato, per la direzione aziendale, il momento di intervenire al fine di prevenire la naturale contrazione dei servizi sanitari forniti alla popolazione e di evitare che gli operatori sanitari siano sottoposti ad un importante carico lavorativo con prevedibili conseguenze. Invece, non solo non abbiamo ricevuto risposte alle nostre segnalazioni, ma nessun correttivo organizzativo è stato apportato al fine di tamponare tali criticità. Allora ci viene spontaneo pensare che tali criticità, prontamente rilevate dagli operatori sanitari e dagli stessi cittadini, non siano degne dell’attenzione dei vertici aziendali. Speravamo di avere torto, almeno questa volta, perché stiamo parlando di tutela del diritto alla salute dei cittadini e dei lavoratori. La storia invece anche questa volta ci dà ragione ed assistiamo in questi giorni al dilettantesco tentativo di allungare una coperta oramai troppo corta in cui la decisione, data la mancata riorganizzazione e la carenza di personale, è oramai solo quella relativa a quali servizi sanitari chiudere, tenuto conto anche dell’ultima nota inviata dal direttore dell’area cardiologica alla direzione strategica e a tutti gli operatori coinvolti. Forse tutto questo si poteva evitare… ma è stato fatto tutto il possibile per evitarlo?”.