Tra le sardine spunta uno squalo. Data la corporatura, che proprio ina non è, così appare Filippo Rossi avvistato nel mare magnum del popolo che non si lega al capitano. Addirittura, compare su Facebook come moderatore di una delle innumerevoli pagine del nuovo movimento.
Le sardine, nate come spontaneo fenomeno di popolo, stanno subendo la contaminazione del ben più navigato ambiente della politica tradizionale, a cui Rossi appartiene per i lunghi trascorsi che compiano nella sua biografia. Ma non è l’unico ad aver deciso di tuffarsi per seguire la forza dell’onda. Di pesci alieni ne stanno spuntando infatti anche altri, sia del Pd, sia del Movimento 5 Stelle (basti vedere Erbetti).
Nella speranza che le sardine non divengano la solita frittura mista impregnata di olio che dopo il primo boccone ti fa venire il voltastomaco, per ora non resta che monitorare attentamente le agitate acque di questa distesa d’acqua che anche nella Tuscia cerca uno sfogo per le liberarsi dalle dighe in cui è stata relegata per ora dal capitano. Sempre che, passati i prossimi mesi invernali, non evapori al sole della primavera.